Il 15% della popolazione mondiale, oltre un miliardo di persone, deve affrontare e fare i conti ogni giorno con una miriade di ostacoli che ne limitano la piena partecipazione alla vita sociale ed economica dei Paesi: sono le persone con disabilità.
Per queste persone, l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha proclamato nel 1981 la Giornata internazionale delle persone con disabilità, allo scopo di promuoverne i diritti e il benessere di tutte le persone con disabilità. La Giornata mira ad aumentare la consapevolezza verso la comprensione dei problemi connessi alla disabilità e l’impegno per garantire la dignità, i diritti e il benessere delle persone con disabilità. Ogni 3 dicembre la giornata è dedicata ad un tema specifico.
Nel 2017, in questo stesso giorno, la Bandiera della disabilità è stata presentata presso la sede europea delle Nazioni Unite. Le principali analisi confermano che a livello mondiale, esiste una correlazione positiva tra longevità e disabilità, soprattutto nei Paesi più poveri in cui gli individui accumulano, nel corso della vita, maggiori rischi sanitari a causa di malattie croniche, incidenti e altre patologie.
Tra i problemi maggiormente rilevati e rivelabili si pongono , al primo posto la discriminazione unitamente alla mancata assistenza sanitaria e di riabilitazione, per passare poi alle barriere architettoniche: trasporti pubblici, edifici e tecnologia informativa inaccessibili.
I paesi a reddito più basso hanno una incidenza maggiore di cittadini disabili rispetto ai paesi con maggiori risorse economiche. La disabilità colpisce maggiormente donne, anziani, bambini e adulti in condizione di povertà . Per quanto concerne d’istruzione si nota come i bambini più svantaggiati abbiano maggiore difficoltà a portare a termine gli studi. La differenza tra la percentuale di bambini disabili e la percentuale di bambini normodotati che frequentano la scuola elementare varia dal 10% in India al 60% in Indonesia. La carenza nel sistema integrativo della scuola si riflette ovviamente anche sulle realtà lavorative. Dati complessivi mostrano che le percentuali di lavoro sono più basse per uomini (53%) e donne disabili (20%), rispetto a uomini (65%) e donne normodotati (30%). Nei Paesi dell’area Ocse, inoltre, la percentuale di lavoro di persone disabili è del 44%, rispetto al 75% dei normodotati. Per quanto riguarda il settore della riabilitazione i dati raccolti dimostrano che in molti paesi i servizi di riabilitazione sono inadeguati. I dati raccolti in quattro paesi dell’Africa Meridionale mostrano che solo il 26-55% dei disabili ha ricevuto la riabilitazione medica della quale avevano bisogno, mentre appena il 17-37% ha ottenuto i presidi sanitari necessari (sedie a rotelle, protesi, apparecchi acustici). Anche in paesi ad alto reddito, tra il 20% e il 40% dei disabili generalmente non trova riscontro alle proprie necessità nelle attività di tutti i giorni.
Nel Rapporto Mondiale sulla Disabilità , messo a punto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e Banca mondiale. si incrociano , quindi, tematiche legate alla salute pubblica, al rispetto dei diritti umani e allo sviluppo. Pertanto questo rapporto si pone come una risorsa indispensabile per I legislatori, coloro che lavorano nelle forniture di servizi, professionisti e professionisti impegnati nel riconoscimento dei diritti dei disabili e delle loro famiglie.
Ciascuna comunità deve farsi carico di garantire a queste persone un accesso di qualità e senza barriere all’istruzione, incentivando politiche sociali adeguate alle esigenze in modo da abolire qualsiasi barriera culturale e fisica, favorendo l’accesso agli edifici e trasporti pubblici e, infine, a migliorare la raccolta di dati statistici relativi alla disabilità, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Specialmente in questo periodo di difficoltà dovute alla Pandemia da Covid 19 e alla maggiore esposizione al virus delle persone con disabilità, è urgente sviluppare a livello locale e nazionale modelli e strategia in grado di promuovere e realizzare la piena integrazione sociale delle persone con disabilità.