Presentato all’Università Magna Graecia di Catanzaro il Dossier Immigrazione. Roberta Saladino, referente regionale del centro studi Idos, ha illustrato il rapporto evidenziando un aumento significativo di immigrati: tra il 2022 e il 2023, infatti, la Calabria ha registrato 5.000 nuovi residenti stranieri, raggiungendo il 5,6% della popolazione. Questo dato, afferma Saladino, è positivo per la regione, poiché aiuta a bilanciare il calo demografico dovuto alla bassa natalità e all’emigrazione. Saladino ha poi richiamato l’attenzione sugli sbarchi, fenomeno visibile soprattutto in Calabria attraverso i punti di arrivo principali: Reggio Calabria, Crotone e Vibo Valentia. Nel confronto tra il 2022 e il 2023, gli arrivi via mare sono aumentati di circa 50.000 persone. Tuttavia, osservando il periodo ottobre 2023-ottobre 2024, il numero degli sbarchi è diminuito drasticamente: ad oggi sono circa 55.000, rispetto ai 144.000 dello stesso periodo dell’anno scorso.
Il professore Domenico Bilotti, dell’Università di Catanzaro, ha commentato i dati evidenziando che non si può parlare di “invasione” o emergenza fuori controllo. Anzi, ha aggiunto Bilotti, anche in Calabria – una regione meno sviluppata economicamente rispetto al Nord – gli immigrati contribuiscono al tessuto imprenditoriale locale, rafforzando l’economia. Bilotti ha poi sottolineato che, tuttavia, esistono ancora situazioni di sfruttamento dei lavoratori migranti. In merito a ciò, ritiene che si potrebbero ottenere migliori risultati con una regolamentazione più semplice e razionale.