S. Fratello, è un piccolo paese che sorge nel Parco dei Nebrodi in Sicilia. Attrae per il suo paesaggio ricco di bellezze naturali, e per la sua superba posizione sopraelevata, quasi aerea, dominante l’ampio litorale compreso tra Capo d’Orlando e S. Stefano di Camastra.E’un paese costituito da più di tremilacinquecento anime e la sua maggiore attrattiva turistica è il suo meraviglioso bosco nonchè suoi beni artistici, storici e archeologici. E’ un centro di sicuro interesse culturale.
In questo periodo di Quaresima, vanta una tradizione di dolci caratteristici, per sapore ma anche per il nome che qualche dolce detiene da secoli. La tradizione di questo biscotto , dal sapore squisito e dal nome imbarazzante si diffonde in questo periodo tra le famiglie della, zona. Ha origine gallo italiche e la denominazione , probabilmente deriva dalla forma dialettale “pumpin”che significa pompa Magna: Al centro del dolce viene posto un uovo sodo che simboleggia dopo il periodo di penitenza pasquale. Il biscotto resta fragrante per lungo tempo. E’ semplice nella preparazione e viene elaborato in casa senza problemi per essere offerto a parenti e amici in questo periodo. La pandemia, il distanziamento fisico incide anche nella diffusione e consumo di questo dolce che prende il nome , appunto, di “Pumpi”, parola estremamente scomoda da pronunciare su cui molti fanno ironia e costruiscono curiose storielle.Gli ingredienti per fare in casa U pumpinu”sono i seguenti: farina 00, uova, zucchero, strutto, lievito, vanillina, latte e semi di anice. Il dolce si prepara in questo periodo periodo anche se la sua produzione avviene per il resto dell’anno. In questo caso il dolce è sprovvisto di uomo ma è costituito dal solo biscotto.
Si tratta di un dolce caratteristico, soprattutto per il nome che assume in questo paese del messinese, ma è anche noto anche in Calabria, con qualche variante. Il nome, infatti, cambia a seconda del posto, ma solo a San Fratello si chiama così. “Pupi cu l’uovu”.
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