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Se anche Stefano Fassina apprezza il Def….

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Stefano Fassina, noto esponente della sinistra Italiana (LEU) , apprezza positivamente la nota di aggiornamento del DEF, approvata dal consiglio dei Ministri che fissa il deficit al 2.4%: ” Questo Def doveva farlo il PD. Governo coraggioso..” La manovra, varata dal Governo, contiene quota 100 per le pensioni, reddito di cittadinanza, pace fiscale e altri provvedimenti previsti dal contratto governo giallo- verde. Giudizi positivi provengono anche da altri rappresentanti di primo piano del PD e della sinistra storica. Dissenso netto nei confronti della manovra economica si registra tra i più “conservatori oppositori” che gridano al “fallimento” anziché al cambiamento, suscitando paure sul versante della stabilità economica del Paese. Il DEF piace al popolo giallo- verde. Esultano Di Maio e Salvini «Siamo soddisfatti, è la manovra del cambiamento», dicono i due vicepremier che per la prima volta sfidano senza titubanze l’Europa e i vincoli di bilancio . E’ rilevante dal punto di vista politico come la manovra abbia frantumato il fronte dell’opposizione e rafforzato ancora di più la coesione della maggioranza. Se dall’opposizione si eleva una voce autorevole in favore del DEF, come Stefano Fassina, che ricordiamo si dimise coerentemente dalla carica di Vice ministro all’Economia a causa dei contrasti sorti con la linea attuata dal Partito democratico, guidato allora da Mtteo Renzi, dimostra che i provvedimenti contenuti nel Documenti di Programmazione Economica e Finanziari mirano a colpire quei “poteri forti” presenti nel Paese, oggetto di tante e articolate discussioni di carattere socio-politico. Dimostra , altresì, che il governo mira a individuare nuove politiche sociali in grado di alleviare le sofferenze quotidiane avvertite dalla fasce più deboli della società. La manovra riuscirà veramente a sostenere la crescita, incentivare i consumi, promuovere occupazione? Il DEF condurrà il Paese nel baratro economico come sostengono gli acerrimi oppositori del governo Giallo- Verde?
L’economia, come si sa, non è una disciplina perfetta. Se fosse tale sarebbe facile individuare terapie univoche. Il tempo, solo il tempo, ci potrà dire se le scelte del governo siano state giuste o errate, insignificanti o previdenti.