” Comune in Comune” replica alla risposta fornita dalla Sindaca allo scadere del trentesimo giorno. I fatti denunciati dall’opposizione consiliare si riferiscono ad altra data e luogo e non a quella presa in considerazione dalla Sindaca Lucia Nicoletti nella risposta fornita alla specifica interrogazione. La risposta all’interrogazione, annunciata durante la trasmissione ” Casa Crimi”, è giunta proprio allo scadere del trentesimo giorno dalla data dell’inoltro ma non fornisce alcun chiarimento ai quesiti posti, scaturiti dai fatti che sarebbero avvenuti durante la giornata del 24 marzo presso il Centro Vaccinale di Rogliano e non alla giornata del 26 marzo alla quale la sindaca fa riferimento. Prendiamo atto- scrivono i consiglieri comunali di ” Comune in Comune”, Ida Paola Cerenzia, Simona Mnacuso e Franco Garofalo – che anche giorno 26 marzo e non solo giorno 24 marzo 2021 si sono registrate dosi in esubero, gestite e somministrate anch’esse, da quanto traspare dalla risposta, senza criterio e ancora in assenza di liste di riserve formate in base all’appartenenza di fasce o categorie indicate nel piano vaccinale.
I consiglieri e la comunità disconoscevano questa ulteriore vicenda
Nella foto: Simona Mancuso e Ida Paola Cerenzia
Il quesito posto nell’interrogazione- specificano i rappresentanti dell’opposizione consiliare- era ed è riferito, invece, ai noti e documentati fatti che sarebbero accaduti nel centro vaccinale di Rogliano, datati 24 marzo 2021 dove sarebbero stati sotoposti a vaccinazione anticovid diversi cittadini raggiunti telefonicamente dalla sindaca, nella medesima giornata del 24 marzo 2021, per fruire delle dosi rimaste nel centro vaccinale di Rogliano.
I soggetti raggiunti telefonicamente dalla SV- scrivono i consiglieri comunali nella replica- si sono recati, per come indicato presso il citato Centro vaccinale di Rogliano, dove insieme ad altri cittadini, provenienti da altri Comuni della zona, ” avrebbero “ricevuto le dosi vaccinali in esubero”. Tra questi fruitori dei vaccini rimasti- si sostiene nella replica- risulterebbero parenti stretti di consiglieri e amministratori comunali i cui nominativi potrebbero essere facilmente rilevabili dagli atti e dalle comunicazioni registrate.
La risposta fornita, pertanto, al quesito è ritenuta- dall’opposizione – fuorviante e non rispecchia la realtà vissuta direttamente dai cittadini che increduli avrebbero ricevuta la comunicazione per recarsi al centro vaccinale di Rogliano per ricevere una delle dosi vaccinale in esubero.I fatti accaduti nella giornata del 24 marzo 2021 presso il centro vaccinale di Rogliano, peraltro, sarebbero rilevabili da testimonianze e atti.
Nella risposta fornita – secondo l’opposizione consiliare – la Sindaca non “chiarisce neanche chi l’abbia autorizzata a contattare, direttamente e telefonicamente i fruitori delle dosi vaccinali in esubero, atteso che il Comune era ed è sprovvisto di una lista di riserva alla quale fare riferimento in caso di rimanenze di dose vaccinali”.
L’interrogazione mirava e mira ad ottenere risposte sui quesiti posti sulla contestata gestione delle dosi residue registrate giorno 24 marzo 2021 al Centro vaccinale di Rogliano in modo discrezionale escludendo, di fatto, dal beneficio persone che per patologie e infermità, richiedevano di essere vaccinate prioritariamente rispetto ad altre categorie o fasce di età.
I consiglieri comunali di ” Comune in Comune” hanno chiesto:
– di conoscere la lista delle persone che giorno 24 marzo sono state raggiunte telefonicamente per fruire delle dosi di vaccino anticovid rimaste a fine giornata al centro Vaccinale di Rogliano.
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