Il Tribunale di Cosenza ha condannato a un anno di reclusione un sacerdote di 55 anni, parroco in due centri della Valle del Savuto, per tentata violenza sessuale ai danni di una 32enne ucraina ospitata in una struttura di accoglienza. Il pubblico ministero Antonio Bruno Tridico e il giudice Alfredo Cosenza hanno inoltre disposto la interdizione perpetua dell’imputato da qualsiasi incarico attinente alla tutela e alla curatela, oltre alla sospensione dai pubblici uffici per la durata della pena e al pagamento delle spese processuali.
La ricostruzione dei fatti
L’episodio risale a due anni fa. Secondo l’accusa, il sacerdote avrebbe abbracciato la donna contro la sua volontà, tentando di baciarla e trattenerla. La vittima si era recata nella sua abitazione per effettuare un trattamento estetico a domicilio. Dopo il tentativo di abuso, la donna si è rivolta ai Carabinieri denunciando l’accaduto con l’aiuto di una connazionale che parlava italiano. La giovane, rifugiata in un centro di accoglienza della provincia di Cosenza, viveva insieme ai suoi due figli in un’abitazione di proprietà della Chiesa. La 32enne è stata assistita dagli avvocati Maria Rosaria Sanna (parte civile), Marina Pasqua (Centro contro la violenza alle donne “Roberta Lanzino”) e Giuseppina Incutti (associazione Donne in Cammino).