L’OPPOSIZIONE DICE NO AL CONSIGLIO IN PRESENZA. LA PRUDENZA NON SI PREDICA. SI APPLICA!
Calabria zona rossa. Le regole del buon senso ed i consigli provenienti dalle autorità nazionali, imporrebbero che le assemblee tutte, nessuna esclusa, venissero svolte da remoto. I Comuni, in quanto istituzioni più vicine al cittadino, dovrebbero dare il primo esempio, svolgendo i relativi consigli comunali da remoto. Eppure non è cosi.
A S. Stefano di Rogliano, piccolo Comune del Savuto, questi suggerimenti non vengono accolti dall’amministrazione comunale e la sua rappresentante, Lucia Nicoletti, senza ascoltare la voce ed i suggerimenti forniti dall’opposizione continua a convocare i Consiglio comunali in presenza.
Non avendo locali a disposizione per tenere le sedute consiliari ( la sede naturale è interessata a interventi antisismici) il Comune di S. Stefano di Rogliano, sceglie ancora una volta il salone consiliare dell’ex Comunità Montana del Savuto per tenere il consiglio comunale già programmato per giorno 24 novembre, alle ore 16.
In un periodo in cui la curva pandemica cresce (in paese si contano 19 positivi, ma il dato sarebbe sottostimato), sarebbe stato saggio optare per il consiglio on line, in quanto compatibile con le specifiche normative vigenti in materia di convocazioni e deliberazioni.
Considerato, quindi, che la Sindaca continua a disattendere gli inviti avanzati in ogni circostanza delle autorità nazionali, non è rimasto altro all’opposizione che prendere carta e penna per far giungere sulla Scrivania del primo cittadino una nota di ferma protesta.
I consiglieri comunali di “Comune in Comune”, Ida Paola Cerenzia , Simona Mancuso e Franco Garofalo, ripropongono
ancora una volta di tenere la seduta consiliare da remoto. La richiesta – si legge nella nota – è rafforzata dal fatto che la curva pandemica registrata nel nostro comune ha subito una forte crescita, censendo numerosi casi di persone risultate positive al covid 19. “Cautela e sicurezza sollecitano a organizzare qualsiasi evento istituzionale evitando il più possibile assembramenti in spazi chiusi, che possano – se pur osservando le distanze dettate dalla norma- provocare contagi”. Considerato,inoltre, che come istituzioni dobbiamo proporre comportamenti lineari e adeguati alle norme di prudenza e cautela, ravvisiamo la necessità di svolgere il consiglio comunale da remoto, atteso che tutti possono accedere a questo metodo, come più volte ribadito e non accolto dall’amministrazione comunale. Nel caso in cui – scrivono i consiglieri comunali di opposizione- coordinati da Ida Paola Cerenzia ( capogruppo) non dovesse essere accolta permanendo, così, un pregiudizio verso l’utilizzo degli strumenti tecnologici, i sottoscritti consiglieri comunali si determineranno di conseguenza.