Riunione per la Fusione dei Comuni del Savuto: martedì prossimo, ore 18:00, presso il Palazzo Parisio di Santo Stefano di Rogliano
È prevista per martedì 15 ottobre alle ore 18:00 la riunione d’insediamento del Comitato Savuto per promuovere la fusione dei Comuni del Comprensorio, un’area situata a sud di Cosenza, Città che si appresta a unificarsi insieme a Castrolibero e Rende. Il Comitato, promosso da Luigi Michele Perri, giornalista, da Idapaola Cerenzia, coordinatrice del gruppo Sviluppo Savuto e da numerosi cittadini e rappresentanti di diverse associazioni del territorio, si propone di costituire un nuovo organismo caratterizzato dalla diversità dei profili dei partecipanti, ma uniti da un obiettivo comune: mettere in comunione risorse, peculiarità e talenti dei contesti locali. La riunione si terrà presso il suggestivo Palazzo Parisio a Santo Stefano di Rogliano, un luogo simbolico che sottolinea le radici storiche di un popolo desideroso di confrontarsi con la società contemporanea, onorando il presente e proiettandosi verso il futuro, senza dimenticare la storia e le identità dei propri borghi.
Valutazione Economica, Sociale e Antropologica
La fusione dei Comuni rappresenta un’opportunità non solo per ottimizzare l’uso delle risorse, ma anche per affrontare le sfide moderne imposte dalla globalizzazione e dalla tecnologia. Economicamente, la creazione di un ente unico andrà a facilitare una gestione più efficiente dei fondi pubblici, ridurre i costi amministrativi e garantire una tassazione più equa. La sinergia tra i da mettere in atto permetterà di attrarre investimenti e sviluppare progetti infrastrutturali che beneficeranno l’intera area, favorendo la crescita economica e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Socialmente, il Comune Unico, promuoverà una maggiore coesione tra le comunità, incoraggiando la partecipazione attiva dei cittadini nella gestione dei servizi pubblici. Questo processo non solo rafforzerà il senso di appartenenza, ma anche la fiducia nei confronti delle istituzioni, essenziali in un contesto di difficoltà economica e sociale.
Dal punto di vista, inoltre, antropologico, la fusione consente di preservare e valorizzare le tradizioni locali, creando un tessuto culturale che celebra la diversità e la storia di ciascun borgo. È fondamentale che le comunità si uniscano per tutelare il patrimonio artistico e culturale, così come i prodotti enogastronomici che rappresentano l’identità del territorio. Queste risorse, se gestite con saggezza, possono diventare un volano per il turismo e lo sviluppo locale.
Il Comitato, nella sua prima riunione, non solo si concentrerà sull’organizzazione interna, ma programmerà anche iniziative da intraprendere a breve termine per raggiungere l’obiettivo condiviso dalla maggioranza dei cittadini. In un’epoca di difficoltà, è essenziale che le risorse disponibili vengano utilizzate con parsimonia, abbattendo le tasse e incentivando la crescita. Saranno promossi progetti utili per tutti, finalizzati a garantire il benessere delle comunità locali e a salvaguardare il territorio, considerato uno dei più generosi dal punto di vista ambientale, culturale e artistico.
La fusione dei Comuni è vista come un presidio di democrazia e libertà nel sistema Paese. Essa offrirà l’opportunità di creare un futuro condiviso, in cui il bene comune possa essere raggiunto attraverso una gestione collettiva e responsabile, valorizzando le ricchezze naturali e culturali di un territorio che merita di essere fruibile e accessibile a tutti.