Sono in tanti ad ipotizzare che alla fine il governatore Mario Oliverio non ripresenterà la propria candidatura a Presidente della regione e responsabilmente accetterà le decisioni assunte dal Pd nazionale finalizzata a sostenere l’imprenditore Callipo in questa nuova avventura; sono molti, invece gli amministratori comunali che auspicano e sollecitano la discesa di nuovo in campo del Presidente Oliverio, convinti che l’opera svolta in questa legislatura possa essere definita positiva e apprezzabile dagli elettori.
Mentre le candidature alla Presidenza, avanzate in questi ultimi periodi si consolidano ( cinque stelle ha presentato il suo candidato Presidente, individuato da tempo, nella persona del prof. Francesco Aiello, docente di Politica economica presso l’Unical) e ancora Carlo Tansi e Giuseppe Nucera con liste civiche, di contro sul versante del centro destra permane ancora l’incognità della scelta.
Scegliere si sa, significa rinunciare a qualcosa. Non sempre si può avere la botta piena e la moglie ubriaca. Alla fine di questo percorso dovrà venir fuori l’uomo o la donna che si assumerà l’onere e l’onore di guidare il centro destra calabrese in questa esperienza elettorale che si concluderà il 26 gennaio 2020 con la chiamata alle urne degli elettori calabresi al fine di eleggere il futuro governatore cui affidare il destino di questa nostra Regione.
La scelta non sarà indolore e il rischio di una spaccatura della coalizione che si richiama a Salvini (lega) a Berlusconi (FI) , alla Meloni( fratelli d’Italia) e a diverse altre componenti, è reale dopo il veto posto dalla lega sui fratelli Occhiuto Mario – Sindaco della città Bruzia e il fratello Roberto – vicepresidente vicario dei deputati di F.I.). Se tale posizione dovesse essere riaffermata come pare sarà la divisione potrebbe essere ufficializzata, inserendo dinamiche politiche nuove che andrebbero a incidere sul risultato elettorale e sulle attuali tendenze registrate attraverso i sondaggi che danno, appunto, il centro destra unito favorito rispetto alle altre identità politiche e civiche in competizione.
Individuare una figura politica di alto profilo da proporre come candidato alla Presidenza che possa coalizzare le vedute di tutte le componenti non è compito facile in quanto le scelte sono anche collegate alle decisioni che si andranno ad assumere anche in Puglia e Marche, regioni interessate alle elezioni regionali dove permangono ancora dubbi sulla scelte dei futuri candidati alla presidenza.
Anche sulla proposta di candidare alla Presidenza della regione Jole Santelli, permangono dubbi e perplessità tant’è che in nessun documento politico viene data per scontata la candidatura che rimane sul campo come tante altre riportate dalla stampa.
Sulla proposta di candidare Jole Santelli, deputata forzista di lunga data, più volte sottosegretario di Stato, pesa il ruolo di Vice Sindaco che ha ricoperto nell’esecutivo di palazzo dei Bruzi. Il Comune versa in dissesto finanziario,una condizione che non agevolerebbe la scalata di nessun amministratore che abbia avuto responsabilità nella gestione politica amministrativa nelle diverse legislature, presenti e passate.
Intanto cresce l’attesa tra i sostenitori del centro destra che avvalendosi dei social inviano messaggi di ogni tipo affinché si decida al più presto per evitare che il margine di consensi a favore del centro destra intravisto nei sondaggi possa affievolirsi a causa di questa incertezza e delle ipotizzate spaccature interne alla coalizione.
Si va verso una candidatura di superamento dove tutte le componenti possano identificarsi? E’ possibile. I tentennamenti in atto che emergono fanno pensare che si stia andando verso questa direzione. (dalla redazione)