Ponte sullo Stretto, si allarga il fronte del si
Da Salvini a Faraone, il coro di sì accresce e si fa strada in questo periodo difficile della vita del paese.
Per vincere la sfida della povertà serve più il ponte sullo Stretto che il reddito di emergenza”. È il pensiero che riaffiora nel nuovo libro di Matteo Renzi, “La mossa del cavallo”, uscita programmata per il prossimo 4 giugno. Una frase che riaccende gli interessi in un momento in cui si inizia a discutere sulle grandi infrastrutture. L’ex Premier ha soffermato l’attenzione sul fatto di introdurre in Sicilia una “fiscalità di vantaggio”.
Sulla stessa linea il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone: “ il momento è adesso. L’alta velocità arriverà a Reggio Calabria: è increibile ingiusto che non possa arrivare anche a Palermo. La fiscalità di vantaggio per la Sicilia prima del coronavirus era un’utopia, ora invece è possibile e noi presenteremo un disegno di legge ed un emendamento al dl Rilancio in discussione in Parlamento. In questo momento si stanno rivedendo le norme sugli aiuti di Stato, di concerto con l’UE, dobbiamo intervenire. Niente tasse per un periodo determinato a tutte le imprese che investono in Sicilia e Sardegna e creano lavoro”. E’ quanto sostenuto dal presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, commentando le proposte sul Ponte sullo Stretto e sulla fiscalità di vantaggio per le Isole dal libro di Matteo Renzi “La mossa del cavallo”.
“Se l’Italia decide di fare il Ponte sullo Stretto, che per me serve, dobbiamo poterlo fare”. E’ quanto ha sostenuto, invece, il leader della Lega, Matteo Salvini, a “Non e’ l’Arena” su La7, a proposito degli eventuali finanziamenti che l’Italia riceverà dall’Unione Europea. Il fronte del si, da quanto si apprende aumenta, riaccendendo nuove prospettive di sviluppo per il mezzogiorno d’Italia e per l’intero Paese.