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Piano Lago, il “Non Comune”: autonomia amministrativa o fusione per superare il caos?

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Si dia vigore e forza alla proposta di autonomia amministrativa di Piano Lago, avanzata e sostenuta da sempre dalla testata giornalistica ecodellavalle, diretta da Francesco Garofalo, attraverso le numerose interviste realizzate sull’argomento. Piano Lago è un territorio abitato da migliaia di cittadini, attualmente suddiviso tra diversi Comuni, i cui interventi urbanistici e attività mancano di omogeneità. Questa disarmonia non risponde ai bisogni della comunità pianolaghese, che da tempo rivendica una gestione unitaria e coerente. Il dibattito è aperto e si muove su due binari convergenti:  la costituzione di un proprio Comune; dall’altra, c’è chi punta al superamento dei confini amministrativi tramite la Fusione dei Comuni confinanti, incentrata su una visione comune e una volontà di cooperazione. Entrambe le proposte cercano di porre fine al caos gestionale che oggi caratterizza Piano Lago, definito il “Non Comune”. Il cuore del problema risiede nella disorganizzazione che regna sulla zona industriale e non solo, una delle più strategiche del Savuto. Gli insediamenti industriali spesso non rispondono a una logica coerente: attività e investimenti che nulla hanno a che vedere con la piccola e media industria  mentre proliferano senza controllo, insediamenti commerciali   ravvicinati sol perchè ricadenti in territori divisi da una linea impercettibile e che si portano dietro la stessa natura commerciale. La mancanza di coordinamento tra i Comuni coinvolti sul territorio di Piano Lago ha trasformato quest’ area in un puzzle di interventi disorganici che non tengono conto delle reali esigenze del territorio e della sua vocazione produttiva. A questa situazione si aggiungono i gravi problemi di traffico.Una condizione di sovraccarico causata dalle utenze provenienti dalla città di Cosenza e dai Comuni limitrofi, per motivi lavorativi e professionali, in continuo aumento. Ogni giorno, sostengono i cittadini del luogo- oltre 40.000 veicoli attraversano Piano Lago, causando rallentamenti significativi e disagi soprattutto nelle vicinanze del bivio e dell’imbocco autostradale. La strada principale, conosciuta come il rettilineo, non è in grado di supportare la congestione del traffico veicolare. Le soste selvagge, la viabilità congestionata e l’assenza di interventi strutturali adeguati alimentano le lamentele degli utenti e dei cittadini, che ormai fanno sentire la loro voce con forza attraverso i social media. Le piattaforme online sono piene di segnalazioni che raccontano disservizi, incidenti sfiorati e frustrazione per una situazione che sembra destinata a peggiorare senza un intervento risolutivo. Un altro nodo cruciale è la totale assenza di collegamenti efficienti tra Piano Lago e l’altopiano silano, uno dei principali poli turistici della Calabria, rinomato per gli sport invernali e le attività naturalistiche. Questo isolamento infrastrutturale penalizza non solo lo sviluppo economico della zona, ma anche le potenzialità turistiche, impedendo una sinergia tra l’area industriale e le risorse naturali della Sila. La mancanza di visione strategica su larga scala si traduce in opportunità mancate per l’intero territorio. Il dibattito, dunque, si fa sempre più acceso. Da un lato, l’autonomia amministrativa potrebbe rappresentare una risposta concreta per garantire una gestione unitaria e coerente di Piano Lago; dall’altro, c’è chi ritiene che solo una fusione dei Comuni a sud di Cosenza possa superare l’attuale frammentazione e offrire soluzioni condivise. Sessant’anni fa si parlava già di un progetto chiamato Rostema (Rogliano, Santo Stefano di Rogliano, Marzi e Mangone), che mirava a unire le forze per favorire lo sviluppo dell’area. Esempi come Lamezia Terme dimostrano che la fusione può portare risultati tangibili in termini di crescita e modernizzazione. Intanto, diversi cittadini di Piano Lago stanno valutando la creazione di un comitato per rivendicare l’autonomia amministrativa senza intaccare i diritti degli altri Comuni coinvolti. Noi di ecodellavalle.it continueremo a seguire con attenzione questa vicenda, consapevoli del ruolo strategico di Piano Lago per il Savuto. Autonomia amministrativa o fusione: non due visioni contrapposte, ma convergenti, accomunate dall’obiettivo di risolvere i problemi del territorio e garantire uno sviluppo armonico, purché ci sia concordia e una visione comune per il futuro. Diversi cittadini ci invitano a soffermarci sulle diverse strutture pubbliche che ricadono su Piano Lago, il “non Comune”, e sui problemi che, se recuperati e gestiti in modo lungimirante, potrebbero contribuire alla crescita delle comunità. In questi giorni daremo risalto a queste strutture e vi terremo informati sulla situazione reale dei fatti.( La redazione)