Giovedì 28 luglio 2022 ricorre la Giornata mondiale dell’epatite. La ricorrenza è stata Istituita dall’Oms per implementare la consapevolezza dell’epatite virale, causa dell’infiammazione del fegato che porta a malattie gravi e perfino il cancro al fegato. Oggi nel nostro pianeta si sta assistendo ad un nuovo focolaio di infezioni da epatite acuta che inspiegabilmente colpiscono i bambini. L’OMS, insieme a scienziati e responsabili delle istituzioni politiche nei paesi colpiti, sta lavorando per comprendere la causa di questa infezione che non sembra appartenere a nessuno dei 5 tipi noti di virus dell’epatite: A, B, C, D ed E.
Oms: “Ancora oggi 1,1 milioni di morti l’anno, nonostante i farmaci e il vaccino”. Confermato obiettivo eradicazione entro il 2030. Questi gli obiettivi specifici per arrivarci: ridurre del 90% le nuove infezioni di epatite B e C; ridurre del 65% i decessi correlati all’epatite per cirrosi epatica e cancro; garantire che almeno il 90% delle persone con virus dell’epatite B e C venga diagnosticato; e almeno l’80% degli eleggibili riceve un trattamento adeguato.
L’odierna ricorrenza rappresenta un’occasione importante per accendere i riflettori e diffondere informazioni su patologie, le epatiti, che si stima colpiscano
nel mondo oltre 325 milioni di persone, con una consistente percentuale di soggetti ignari di avere contratto l’infezione. L’epatite C è una malattia infettiva che colpisce almeno il 5 % della popolazione italiana. Molti sovente non sanno di essere malati, perché il virus HCV, responsabile della malattia, per anni può non dare disturbi pur continuando a danneggiare gravemente il fegato. Oggi questa vera e propria “epidemia sommersa” può essere identificata e sconfitta. Conoscere e prevenire la malattia è rilevante per difendere la propria salute.
Nel 2019, si stima che in tutto il mondo si siano registrati 78.000 decessi a causa di complicanze di infezioni acute da epatite da A a E.
L’OMS mira a raggiungere l’eliminazione dell’epatite entro il 2030. Per conseguire questo risultato, l’OMS invita i paesi a raggiungere obiettivi specifici:
- Ridurre del 90% le nuove infezioni di epatite B e C;
- Ridurre del 65% i decessi correlati all’epatite per cirrosi epatica e cancro;
- Garantire che almeno il 90% delle persone con virus dell’epatite B e C venga diagnosticato; e
- Almeno l’80% degli eleggibili riceve un trattamento adeguato.