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Mese Mondiale dell’Alzheimer, tra consapevolezza e speranza

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Le comunità globali unite per combattere lo stigma della demenza e promuovere nuove prospettive grazie ai progressi della ricerca e al ruolo cruciale delle istituzioni locali.

Settembre è il Mese Mondiale dell’Alzheimer e oggi, 19 settembre, in moltissime Città e Comuni, si celebrerà la Giornata Mondiale dell’Alzheimer con numerose iniziative volte a sensibilizzare le comunità globali sulla demenza e a combattere lo stigma che ancora circonda questa malattia. Da ogni parte del mondo, le persone si mobilitano per sostenere questa causa, ricordando l’importanza di una corretta informazione sull’Alzheimer e su tutte le forme di demenza.

Nel corso di queste manifestazioni si rifletterà sugli atteggiamenti globali verso la demenza. La campagna del 2024 mira a smentire l’errata convinzione che la demenza sia una conseguenza inevitabile dell’invecchiamento. Questa percezione errata dimostra quanto siano cruciali le campagne di sensibilizzazione come il Mese Mondiale dell’Alzheimer, fondamentali per trasformare le credenze sociali e accrescere la consapevolezza su questa condizione.

Oltre alla sensibilizzazione, ci sono buone notizie sul fronte della ricerca. Recenti studi, tra cui quelli pubblicati dall’Alzheimer’s Association e altri istituti internazionali, offrono speranza per il futuro. Nuovi farmaci e terapie sperimentali stanno dimostrando risultati promettenti, rallentando la progressione della malattia nelle sue fasi iniziali. Inoltre, la ricerca su biomarcatori e tecniche di diagnosi precoce offre la possibilità di individuare l’Alzheimer molto prima che compaiano i sintomi, consentendo trattamenti tempestivi e un miglioramento della qualità della vita delle persone affette. Cosa possono fare le istituzioni locali? Le istituzioni locali possono svolgere un ruolo chiave nel migliorare le condizioni di vita delle persone affette da Alzheimer. Alcune misure concrete includono: Creare reti di supporto per le famiglie e i caregiver, offrendo servizi di assistenza domiciliare e centri diurni. Promuovere programmi di formazione per sensibilizzare il personale medico, infermieristico e assistenziale sulle necessità specifiche dei malati di Alzheimer. Investire in infrastrutture urbane più inclusive, come la creazione di spazi pubblici accessibili e sicuri per chi vive con demenza.

Favorire l’integrazione sociale attraverso attività comunitarie che coinvolgano le persone affette da demenza, riducendo così l’isolamento e lo stigma. ( La redazione)