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Mancini: Tra Creatività e Pregiudizi, Un Viaggio nella Storia e nella Scienza

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Dalla Giornata Internazionale dei Mancini alle scoperte scientifiche: un’indagine su un mondo progettato per i destrimani.

L’evento è stato ufficialmente istituito dal club Lefthanders International nel 1992, anche se questa data era già stata legata al mancinismo fin dal 1973. Da anni, questa associazione britannica si impegna a promuovere la conoscenza del mancinismo e a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide quotidiane che chi usa prevalentemente la mano sinistra affronta in un mondo progettato per i destrimani. Ma cosa dice la scienza a riguardo? Uno studio del 2006, condotto dai ricercatori delle Università Lafayette e Johns Hopkins, ha rivelato che le persone mancine con un’istruzione universitaria guadagnano tra il 10% e il 15% in più rispetto ai loro omologhi destrorsi. Questo aspetto è particolarmente interessante, dato che i mancini rappresentano solo il 10% della popolazione mondiale. Se guardiamo al passato e al presente, possiamo notare che molte figure di spicco nel campo delle arti, scienze, sport e politica sono mancine. Tra loro, nomi come Albert Einstein, Leonardo da Vinci, Van Gogh, Barack Obama, Bill Gates e John McEnroe spiccano per il loro contributo. Inoltre, il 20% dei membri della Mensa, la più grande e antica società per persone con un alto QI, sono mancini.

Una ricerca pubblicata sull’American Journal of Psychology sostiene che i mancini abbiano un vantaggio in termini di creatività, dimostrando una tendenza a esplorare soluzioni fuori dagli schemi. Un altro studio, condotto dal club “The Left-Handers’” con oltre 2000 partecipanti tra mancini, destrorsi e ambidestri, ha scoperto che i mancini tendono a essere più attratti da carriere artistiche, musicali, sportive e tecnologiche. Nei confronti sportivi uno contro uno, come nel tennis, badminton e pugilato, i mancini sembrano avere un vantaggio. Nel libro The Puzzle of Left-Handedness, il linguista Rik Smith spiega che sia i mancini che i destrorsi si allenano prevalentemente contro avversari destrorsi, lasciando i destrorsi meno preparati quando affrontano un mancino. Di conseguenza, i mancini risultano più avvantaggiati.

Tra i presidenti degli Stati Uniti, ben 3 degli ultimi 5 erano mancini, tra cui Obama, Clinton e George H.W. Bush, così come anche Gerald Ford, James Garfield e Harry Truman. Un recente documento tedesco suggerisce che i politici mancini possano essere avvantaggiati nei dibattiti televisivi, poiché la gestualità con la mano destra è percepita come positiva, mentre quella con la sinistra come negativa. Tuttavia, in televisione, l’immagine a specchio fa sembrare che i mancini stiano utilizzando la mano destra, conferendo loro un vantaggio.

I mancini sembrano essere quindi più creativi, intelligenti e capaci di risolvere problemi complessi. Una ricerca condotta presso l’Università di Toledo, Ohio, ha rilevato che i mancini possiedono una memoria episodica più sviluppata, quella che trasforma gli eventi quotidiani in ricordi a lungo termine. Inoltre, uno studio del 1996 ha osservato che ci sono più uomini che donne mancine, e che il mancinismo è più comune tra i gemelli monozigoti.

Nonostante questi vantaggi, i mancini devono ancora affrontare sfide in un mondo progettato per i destrimani. Tuttavia, molti di loro sostengono di non avere difficoltà nell’uso di oggetti o nella scrittura. La costanza del numero di mancini nel tempo dimostra che la forza evolutiva del mancinismo è indipendente dalle culture, poiché la percentuale di mancini rimane stabile nonostante i cambiamenti culturali. Il termine “mancino” deriva infatti dal latino “mancus”, sinonimo di mutilato o storpio, confermando il pregiudizio storico verso il mancinismo.

Nel corso della storia, specialmente in Europa, ci sono stati vari episodi in cui l’uso della mano sinistra era mal visto, spesso per motivi religiosi, tanto che la mano sinistra era considerata la “mano del diavolo”. I bambini mancini venivano puniti e costretti a scrivere con la mano destra, diventando così “mancini corretti”.

Oggi sappiamo che forzare un bambino a cambiare mano nelle prime fasi dello sviluppo può causare gravi danni alla strutturazione dell’attività motoria e interferire con l’organizzazione psicologica. La lateralizzazione corretta, ovvero l’uso prevalente di uno dei lati del corpo per il movimento, in corrispondenza con la dominanza emisferica cerebrale, è un prerequisito generale dell’attività motoria. Ciò potrebbe spiegare il ritardo delle funzioni motorie in una percentuale elevata di bambini ambidestri. La giornata di oggi è quindi un’occasione di riscatto per i mancini, una giornata internazionale per celebrare una particolarità che non è più vista come un difetto da correggere, ma come una caratteristica che interessa circa il 10% della popolazione mondiale. Questa ricorrenza ci invita a riflettere sull’importanza della cultura e della conoscenza per abbattere i pregiudizi e le credenze che in passato hanno portato a errori e danni verso chi è stato considerato diverso solo per essere parte di una minoranza.