Oggi, domenica 8 settembre alle ore 18:00, a Figline Vegliaturo si terrà la presentazione del libro Cicciarèlle di Giuseppe Trebisacce, un’opera che, pur ambientata in un contesto rurale apparentemente lontano dalle questioni globali, ci riporta alle dinamiche sociali e culturali del tempo.
Il romanzo segue la vita di Cicciarèlle, una donna calabrese la cui quotidianità è scandita dalla povertà, dal lavoro incessante e dall’emigrazione. La sua storia riflette in maniera significativa le condizioni vissute da molti italiani nel dopoguerra, un’epoca in cui il Paese affrontava la difficile ricostruzione delle sue strutture materiali, sociali e culturali. Da una prospettiva sociologica, il libro mette in evidenza il legame tra il vissuto individuale e il contesto sociale più ampio, mostrando come le esperienze personali siano specchio delle dinamiche strutturali della società. Il racconto della comunità rurale calabrese affronta temi come la stratificazione sociale e i rapporti di potere, elementi tipici della sociologia rurale.
La comunità rappresentata è strettamente intrecciata con la famiglia, nucleo fondamentale di trasmissione dei valori, delle tradizioni e dell’identità culturale, preservata attraverso il dialetto e la religione. L’emigrazione, un tema cruciale del romanzo, non è solo un mezzo per sfuggire alla miseria, ma anche una ferita sociale che modifica le relazioni e genera nuove forme di appartenenza.
La religiosità, insieme alla dedizione al lavoro, emerge come una forza di resistenza sociale, capace di dare un senso alla sofferenza e di alimentare la speranza in un futuro migliore. Il racconto, mantenendo un tono equilibrato e sobrio, riflette le difficoltà dell’epoca con una prospettiva moderata e non faziosa.
Giuseppe Trebisacce, con la sua prosa raffinata e distesa, offre un romanzo che, pur narrando le vicende di un piccolo mondo calabrese, si rivolge a temi universali della condizione umana.