Dal 1953, una celebrazione per onorare la traduzione e il suo ruolo cruciale nella comunicazione globale
Ogni 30 settembre, dal 1953, si celebra la Giornata Mondiale della Traduzione, istituita dalla Fédération Internationale des Traducteurs (FIT). La data non è casuale: coincide con la festa di San Girolamo, teologo romano considerato il patrono dei traduttori moderni. È famoso per la traduzione della Bibbia dal latino a una versione in volgare, rendendo il testo sacro accessibile al popolo. San Girolamo, il cui nome completo è Sofronio Eusebio Girolamo (Sofronius Eusebius Hieronymus in latino), nacque a Stridone nel 347 e morì a Betlemme nel 420. La sua fama deriva principalmente dal suo lavoro di traduzione delle Sacre Scritture in latino, un’impresa che rese i testi religiosi comprensibili per la popolazione.
Nel 382, Papa Damaso I lo nominò segretario e consigliere personale, incaricandolo di rivedere una versione dei Vangeli tradotta in latino, chiamata “Itala”, basata però sulla versione greca piuttosto che sull’originale ebraico. Qualche anno dopo, nel 390, Girolamo iniziò la traduzione completa dell’Antico Testamento dall’ebraico al latino, terminata nel 406. Questa versione, conosciuta come “Vulgata”, si diffuse in tutto l’Occidente cristiano.
L’iniziativa della FIT di istituire ufficialmente una Giornata Mondiale della Traduzione prese forma nel 1991. Ogni anno, la celebrazione ruota attorno a un tema specifico e viene indetto un concorso per la creazione di un poster dedicato, destinato ai membri della FIT per promuovere l’evento.
Cresce sempre più la consapevolezza del ruolo fondamentale delle lingue nel promuovere lo sviluppo, salvaguardare la diversità culturale e favorire il dialogo interculturale. Esse sono essenziali per garantire un’educazione di qualità per tutti, rafforzare la cooperazione internazionale, costruire società inclusive basate sulla conoscenza, preservare il patrimonio culturale e stimolare la volontà politica necessaria per applicare i benefici della scienza e della tecnologia allo sviluppo sostenibile.
Il multilinguismo, elemento chiave per una comunicazione armoniosa tra i popoli, è riconosciuto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite come un valore fondamentale. Promuovere il multilinguismo significa incentivare la partecipazione attiva di tutti al lavoro dell’ONU, migliorare le prestazioni e la trasparenza dell’Organizzazione, nonché rafforzare la tolleranza a livello globale