La festa di san Valentino ha radici lontanissime. Incerta rimane la sua evoluzione storica. Esistono tuttavia alcuni riferimenti che fanno ritenere come la giornata di san Valentino fosse dedicata agli innamorati già dai primi secoli del II millennio. Cosi nel 1400 troviamo a Parigi l’Alto Tribunale dell’Amore, un’istituzione ispirata ai princìpi dell’amor cortese. Il tribunale aveva lo scopo di decidere su controversie legate ai contratti d’amore, ai tradimenti e alla violenza contro le donne. I giudici venivano selezionati in base alla loro familiarità con la poesia d’amore. Si trovavano ad esprimere giudizi su tradimenti, calunnie tra amanti, separazioni e decidevano le sanzioni da infliggere per episodi di violenze contro le donne. Era una forma di tribunale giocoso che aveva giurisdizione sulle dispute tra innamorati, all’avanguardia rispetto al diritto comune. L’alto Tribunale dell’Amore nel 1400 emise una sentenza molto ardita: ” è impossibile tra due persone sposate”(1).
Vi è da dire che una volta il matrimonio avveniva non per scelta dei diretti interessati ma altri decidevano il destino. Sovente l’amore si incontrava all’esterno del matrimonio e per i più fortunati poteva anche sorgere successivamente, ma non era una condizione necessaria e indispensabile. L’amore romantico si impose nel matrimonio in una fase successiva e ancora oggi esistono culture che non si rifanno a questa condizione sentimentali.
La tradizione di San Valentino, festa degli innamorati risale all’epoca romana, nel 496 d. C., quando l’allora papa Gelasio I volle porre fine ai lupercalia, gli antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco. Le radici pagane, infatti, di San Valentino, festa degli innamorati, erano sfrenate e disinibite. Poi arrivò un papa che cristianizzò la festa.
Lupercalia, erano riti che si celebravano il 15 febbraio e prevedevano festeggiamenti sfrenati, apertamente in contrasto con la morale e l’idea di amore dei cristiani.
Si sostiene che risalga al IV secolo a.C.: i romani veneravano il dio Lupercus con dei riti particolari consistenti nell’individuare donne e uomini che avrebbero dovuto vivere insieme in intimità per un anno. La chiesa pose fine a quest’usanza, introducendo la festa di San Valentino, come santo dell’amore! La tradizione narra che da lui dipendano alcuni miracoli amorosi: una coppia di innamorati che il vescovo incontrò, mentre stavano litigando, fecero pace quando il santo fece volare intorno a loro decine di coppie di piccioni. Da tempi remoti in tutto il pianeta si festeggia l’amore in modo romantico e le coppie si scambiano doni, un gesto nel quale si racchiude il senso della ricorrenza.
Perchè il cuore rimane simbolo della ricorrenza,
La connessione dell’innamoramento con il cuore ha origi antiche e risale ai tempi in cui non si conosceva ancora nulla del nostro sistema cerebrale. Il cervello è l’organo che a dire il vero anche Noi abbiamo iniziato anche noi abbiamo iniziato a esplorarlo a scoprire la nascita della neurologia. seppur l’amore non nasca dal cuore ma dal cervello ancora oggi si preferisce conservare questa raffigurazione. Da dove nasce l’errore? La prima sensazione che si percepisce quando si innamora è la palpitazione, ovvero la tachicardia, parola che deriva dalla radice greca ‘ταχύς’, che vuol dire ‘veloce’ . Questo battito accelerato del cuore, definito tachicardia, frutto di una reazione, ha fatto credere nei secoli che l’amore risiedesse nel cuore. Si tratta invece del sintomo più tangibile: l’innamoramento è quindi una benefica tachicardia che nell’amore, appunto, non identifica una malattia come invece accade in medicina .
Il cuore, quindi, era il simbolo dell’amore nell’antichità che non ci ha mai abbondonato e ancora oggi rimane saldamente alla ricorrenza di San Valentino e in tutte le manifestazioni d’amore nonostante gli studi sul cervello abbiano dimostrato che le emozioni partano nella mente.
Il cuore resiste come simbolo di amore e continuerà a proporsi in ogni occasione in cui si parlerà di amore, accompagnato da dolci, romantiche cene, scambi di regali e gesti affettuosi. Se pur ancora esistono restrizioni , la ricorrenza del 14 febbraio, offre certamente maggiori opportunità di movimento, di iniziativa e di scelta e l’occasione è ghiotta per concretizzare nuove idee da sperimentare e vivere in coppia. tra queste si annoverano romantiche confezioni di dolci, a forma di cuore, magari accompagnate da una coppia di tamponi fai Succede anche questo nel secondo ai tempi del Covid.
La torta “TampoAmiamoci”
A proporre l’iniziativa è una pasticceria romana, che per la festa degli innamorati presenta la torta “TampoAmiamoci” per un amore sicuro. Non il solito dolce romantico e basta, quindi, ma una torta che, oltre ad essere una dedica a tutti gli innamorati, li invita alla sicurezza.
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Buon San Valentino a tutte e tutti( Franco Garofalo)
…Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie
Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo
Dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore
Dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare
E guarirai da tutte le malattie
Perché sei un essere speciale
Ed io, avrò cura di te.
(Franco Battiato – Cantautore)