La Calabria rischia di ritornare zona rossa o arancione
Il 15 gennaio prossimo sarà probabilmente emanato il nuovo dpcm . Il governo Conte dovrà fare il punto della situazione epidemiologica e assumerà i provvedimenti normativi da attuare. Il 15 gennaio scadono gli atti normativi che hanno disciplinato le festività 2020, e l’ esecutivo dovrà definire ancora una volta regole e misure restrittive che dovranno essere osservate dal Paese fino o oltre la primavera.
Il DPCM del 15 gennaio avrà il difficile compito di equilibrare le riaperture le varie istanze, i vari bisogni di carattere sanitario ed economico. Un equilibrio non facile da conseguire, visto le pressioni che provengono dal mondo produttivo. Non si conoscono ancora i dettagli ma è quasi certo che il 15 gennaio arriverà un DPCM. L’epidemia in Italia, è ancora “grave” e le restrizioni devono essere mantenute ancora “nel tempo”.
Allo scadere del decreto Natale, valido fino al 6 gennaio, tornerà, comunque, il regime delle fasce regionali e il governo in base all’andamento del contagio prenderà le decisioni.
La Calabria con l’Rt in crescita potrebbe essere nuovamente dichiarata zona rossa o arancione e quindi sottoposta a maggiori restrizioni. I nodi saranno sciolti in questi giorni in base ai risultati che verranno fuori dal Monitoraggio Regionale, dall’analisi che farà la cabina di regia chiamata a verificare i dati epidemiologici sulla base dei 21 parametri. Dopodichè il governo assumerà i provvedimenti del caso.
Da un documento delle Regioni, intanto, arriva la richiesta, al vaglio dell’Iss, di apportare alcuni cambiamenti che potrebbero influire sui 21 indicatori per stabilire l’assegnazione delle zone (gialla, arancione, rossa) nell’ambito del monitoraggio della Cabina di regia.