Archiviato luglio, oggi inizia il mese di agosto 2021 (al tempo del Coronavirus) , 8° mese dell’anno secondo il calendario gregoriano che consta di 31 giorni. Anticamente chiamato sextilis (il sesto mese dell’anno del calendario romano, che cominciava da Martius), il mese fu rinominato augustus nell’anno 8 a.C., in onore dell’imperatore Augusto. Segna la fase di raccolta in particolare del grano, come suggerisce il fatto che gli antichi romani avevano consacrato il mese a Cerere, dea delle messi e della vegetazione.
Sono compresi i cosiddetti ”giorni della canicola” (dal 24 luglio al 26 agosto) durante i quali il caldo e l’afa raggiungono i livelli più alti. “Canicola” viene dal latino canicula, “piccolo cane”, nome dato alla stella più luminosa (Sirio) della costellazione del Cane Maggiore, che in questo periodo sorge prima del Sole.
Contempla la celebre notte di San Lorenzo, o “delle stelle cadenti”. In quella data (convenzionalmente il 10 agosto ma che spesso slitta ai giorni successivi) si verifica il suggestivo fenomeno degli sciami meteorici: una pioggia di meteore che entrando a grande velocità nell’atmosfera terrestre si disintegrano in tanti piccoli corpi luminosi.
Leggiamo insieme le frasi ed i proverbi maggiormente condividere sui social per augurare a tutti “Buon inizio di Agosto” al tempo del Coronavirus.
- Agosto annunzia l’inverno
- Luna d’Agosto illumina il bosco
- Acqua d’agosto, olio, miele e mosto
- Acqua d’Agosto rovina olio e mosto
- Acqua di Agosto dà castagne e mosto
- Di Settembre e di Agosto bevi vino vecchio e lascia stare il mosto
- Agosto ci matura grano e mosto
- D’Agosto l’uva fa il mosto
- A san Lorenzo l’uva si tinge
- Agosto matura, Settembre vendemmia
- Zappa la vigna d’Agosto se vuoi avere buon mosto
- Chi vuole buon mosto zappi la vigna d’Agosto e chi vuol l’uva grossa zappi la proda e scavi la fossa
- Chi zappa la vigna d’agosto la cantina empie di mosto
- Quando piove d’Agosto piove olio miele e mosto
- L’acqua del 24 Agosto rovina olio e mosto
- Agosto, s’è trebbiato e s’è riposto
- Chi mangia l’uva in agosto, non arriva a ottobre a bere il mosto
- Chi non ha pane lavorato, Agosto diventa maggio
- Col sole di agosto il raspo fa bon mosto
- D’agosto cura la cucina, di settembre la cantina
- A volte si crede di trovare il sole d’Agosto e si trova la luna di marzo
- Agosto moglie mia non ti conosco
- Alla prima acqua d’Agosto cadon le mosche, quella che vi rimane morde come un cane
- Ogni uccello, d’Agosto è beccafico, Il sol d’Agosto, inganna la massara nell’orto
- Di Agosto, le campane non si ascoltano
- In Agosto il sole tramonta prima; Chi dorme d’Agosto, dorme a suo costo
- Dal primo d’agosto le anitre si mettono arrosto
- Per il Perdon (2 agosto) si mette la zappa in un canton
- Da San Lorenzo (10 agosto) si sbraccia il granturco
- A San Lorenzo l’uva già pende dai tralci
- A San Lorenzo e a san Gaetano se ne va il caldo dell’anno. (10 / 7 Agosto)
- A San Lorenzo, della grande calura, tardi arriva e poco dura; A San Lorenzo l’uva si tinge
- Se vuoi buona rapa che per Santa Maria (15 agosto) sia nata
- Per Ferragosto (15 agosto) piccioni e anitre arrosto
- Alla Madonna di agosto (15 Agosto) si rinfresca il bosco
- Per l’Assunta l’oliva è unta
- Per san Rocco (16 Agosto) la rondine fa fagotto.
Alcune citazioni e frasi celebri sul mese d’agosto:
- Agosto non è crudele. È feroce. Si presenta come un mese del passato e ti costringe a ricordare. Ferocemente smette di essere tutto ciò che era. Aspettavo agosto tutto l’anno da bambino. La spiaggia, i templi di Paestum, la sensazione che tutto l’anno valesse la pena viverlo per rotolarsi nel bagnasciuga con mio fratello, con i miei cugini. La sensazione che la vita vera fosse agosto. L’attesa dell’agosto più bella dell’agosto persino. Vivere agosto da adulti non vale la pena. (Roberto Saviano);
- Non c’è un mese in tutto l’anno in cui la natura si adorni di più bella veste come nel mese di Agosto. (Charles Dickens)
- Una notte di agosto, di quelle agitate da un vento tiepido e tempestoso, camminavamo sul marciapiede indugiando e scambiando rade parole. Il vento che ci faceva carezze improvvise, m’impresse su guance e labbra un’ondata odorosa, poi continuò i suoi mulinelli tra le foglie già secche del viale. Ora, non so se quel tepore sapesse di donna o di foglie estive, ma il cuore mi traboccò improvvisamente, tanto che mi fermai. (Cesare Pavese).