Home Attualità Il dissesto del Comune Bruzio? Sia una lezione per tutti.

Il dissesto del Comune Bruzio? Sia una lezione per tutti.

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E’ di pochi giorni addietro la notizia che le sezione  Riunite della Corte dei Conti hanno confermato la deliberazione di dissesto emessa dalla Sezione Regionale nel luglio scorso relativa al Comune Bruzio. Nel momento in cui verrà comunicato  e notificato al Comune il risultato a cui è giunta la sezione, saranno avviate le procedure consequenziali. Sostanzialmente il Comune  entrerà  nella fase gestionale  tipica del default,  con la nomina di un commissario straordinario che gestirà   il periodo del dissesto, mentre l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Mario Occhiuto gestirà il corrente. Come è noto il Comune è sempre stato governato dal Sindaco Mario Occhiuto in una condizione finanziaria di pre dissesto, data la enorme massa debitoria accumulata nel corso degli anni. Tuttavia il dissesto porrà  seri problemi di carattere gestionale con ricadute negative sul piano della spesa e degli investimenti. Non solo per i salati  tributi che i cittadini dovranno versare alle casse dell’ente ma per i sacrifici cui dovrà essere sottoposta la finanza locale per ripianare i debiti accumulati.   I dissesti hanno sempre provocato una sorta di terremoto nel mondo politico, ma anche  in quello  economico e finanziario. Si verifica e viene sancito quando un Ente non è più in grado di assolvere alle sue funzioni “ordinarie” , quando nei riguardi dell’ente permangono crediti di terzi ai quali il Comune nella fattispecie,  non riesce a far fronte con il mezzo ordinario del riequilibrio di bilancio  né tantomeno con lo strumento straordinario del debito fuori bilancio.

La situazione debitoria conclamata, che si trascina  da decenni,  non assolverà, comunque, l’amministrazione Occhiuto la quale non potrà  liberarsi anche dalle sue responsabilità  addebitando le colpe  solo ad altri:  ricorrere  a questa giustificazione,  se pur valida politicamente nella pratica reale conta poco. La  gente  avrà, comunque,  difficoltà   di condannare solo  il passato e  omaggiare il presente. Anche perché di quel passato  l’amministrazione Occhiuto è parte integrante. E i dissesti non nascono per caso. Ci sono dei processi gestionali dietro che  non consentono  do comprendere  veramente a chi attribuire la  responsabilità politica che ha portato il Comune di Cosenza nello stato di dissesto.

Quanto peserà questo fatto sulle prossime consultazioni regionali?  Come si rapporteranno e si confronteranno  i partiti del centro destra di fronte al modello Cosenza?

La città è cambiata sotto la gestione di Mario Occhiuto e di questo bisogna dar atto.

Basterà questo per  infrangere  le mura che si stanno elevando  per bloccare definitivamente la candidatura a Presidente della Regione? Ormai sono pochi a credere che il Sindaco di Cosenza  possa superare quest’altra difficile prova politica e di questo iniziano ad essere consapevoli  in molti che, da tempo, hanno creduto che si potesse  conquistare un ruolo di primo piano nelle elezioni regionali.  Un ruolo comunque il Sindaco   l’avrà anche se oggi è difficile individuarlo così come è difficile intravedere i risvolti che l’intera vicenda riserverà in questi giorni.

Un ruolo sarà destinato a svolgerlo.  Magari  meno vistoso,  ma le persone che hanno talento ( e il sindaco MarioOcchiuto ha dimostrato di averne) prima o poi si faranno notare attraverso le idee e i progetti che saranno in grado di elaborare per la loro Città e per la loro regione.  Staremo a vedere.  La  politica, mai come oggi, ha bisogno di cultura, di saperi ma soprattutto di talenti.

Oggi i  conti non tornano per diverse cause storiche. E nessuno può dichiararsi indenne dello sfascio in cui versano i conti pubblici anche a livello regionale.

Ciascuno deve fare il proprio dovere, cosciente che fare il proprio dovere è  anche difficile in questa nostra terra di Calabria, governata da una classe politica scadente ma  gestita da una classe dirigente altrettanta inadeguata  alle sfide che le società moderne  avanzano. Di fronte alla dichiarazione di un default  in qualsiasi luogo avvenga, con le norme esistenti, anche la classe dirigenziale non può sottrarsi alle sue responsabilità. Sia questa una lezione anche per la  futura classe dirigenziale della  Regione Calabria. (Fanco G arofalo)