Mentre Halloween si diffonde anche in Calabria, i paesi del Savuto mescolano costumi e decorazioni a interrogativi culturali sulla festività
Il 31 ottobre si celebra Halloween, una festività che, pur essendo radicata nelle culture anglosassoni e nordamericane, ha conquistato grande popolarità anche in Italia. Ogni anno, nella notte del 31 ottobre, strade, case e locali si riempiono di decorazioni spaventose, travestimenti e usanze che ormai accompagnano questa festa in molte parti del mondo. Halloween affonda le sue radici in un’antica celebrazione celtica, il Samhain, che segnava la fine della stagione estiva e l’inizio del buio invernale. Si riteneva che in questa notte il confine tra il mondo dei vivi e dei morti fosse particolarmente sottile, permettendo agli spiriti di fare ritorno sulla Terra. Con la migrazione degli europei verso il Nord America, Samhain si è trasformato, assumendo nuovi elementi e sovrapponendosi a tradizioni locali e cristiane fino a dare origine a Halloween, caratterizzato da costumi bizzarri, scherzi e richieste di dolci.
Anche nei paesi del Savuto, questa festa viene sempre più apprezzata, pur tra visioni contrastanti sulla sua “autenticità” rispetto alla cultura locale. Qui la celebrazione punta molto sui costumi, con bambini e adulti che si vestono da streghe, fantasmi o personaggi iconici della cultura pop. Per molti, Halloween è un’occasione per esprimere la propria creatività: oltre ai travestimenti, non mancano le zucche intagliate, ragnatele e altre decorazioni a tema che rendono le case più suggestive.
Le famiglie del comprensorio si dedicano anche alla cucina, preparando dolci ispirati alla festività, spesso reinterpretati con ingredienti tipici della tradizione calabrese. Oltre alle abitazioni, anche locali notturni e ristoranti della zona si trasformano con scenografie spettrali per accogliere chi desidera festeggiare. È comune trascorrere la serata in compagnia, guardando film horror o organizzando feste a tema in un’atmosfera suggestiva.
Tuttavia, Halloween resta un argomento controverso in molte comunità del Savuto. Sui social e nelle scuole locali, spesso si apre un dibattito acceso: alcuni considerano questa festa una tradizione “importata” e non rappresentativa delle radici culturali locali. Nei dibattiti scolastici, alunni e docenti discutono su quale sia il giusto equilibrio tra l’apertura a nuove festività e la preservazione delle tradizioni storiche. Halloween, per molti, appare come un’occasione ludica, ma non tutti accolgono di buon grado questa celebrazione, considerata lontana dalle usanze del territorio.
Tra festeggiamenti e scetticismo, Halloween nel Savuto diventa quindi un momento di riflessione su come antiche tradizioni e nuove usanze possano convivere, rinnovando di anno in anno un vivace confronto tra passato e presente.
4o