L’Eco della Valle, con il suo reportage dal Villaggio della Speranza, intende contribuire a questa riflessione, raccontando una realtà che incarna i valori di solidarietà, accoglienza e inclusione.
Come annunciato nei giorni scorsi, L’Eco della Valle è presente a Gioiosa Marea per visitare, documentare e raccontare, attraverso le voci dirette dei protagonisti, una delle realtà più significative del Mezzogiorno d’Italia nel settore delle ONLUS: il Villaggio della Speranza “Il Dopo di Noi”. In occasione di questa ricorrenza, il nostro reportage si propone di mettere in luce le attività di questa struttura, che rappresenta un importante punto di riferimento per il sostegno e l’integrazione delle persone con disabilità. Il servizio video sarà elaborato e pubblicato nei prossimi giorni, per offrire uno sguardo concreto su come il concetto di inclusione venga praticato quotidianamente.
Il 3 dicembre coincide con la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, istituita dalle Nazioni Unite nel 1981 con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di perseguire benessere, inclusione e rispetto dei diritti delle persone disabili. Questa giornata invita a riflettere non solo sulle difficoltà che queste persone affrontano quotidianamente, ma anche sull’urgenza di costruire una società equa e inclusiva, capace di valorizzare la diversità come risorsa.
Anche il Villaggio della Speranza si inserisce in questa visione, dedicandosi a migliorare la qualità della vita di bambini, giovani e adulti con disabilità intellettive e relazionali. Attraverso percorsi abilitativi personalizzati, si favorisce l’autonomia e la partecipazione attiva nella comunità, dimostrando che l’inclusione sociale è un obiettivo raggiungibile.
Inclusione come diritto universale
Secondo i dati dell’OMS, il 15% della popolazione mondiale, oltre un miliardo di persone, vive con una disabilità, affrontando quotidianamente ostacoli che limitano la piena partecipazione alla vita sociale ed economica. Discriminazione, barriere architettoniche, mancanza di accesso ai trasporti, agli edifici pubblici e alla tecnologia informativa sono solo alcune delle difficoltà riscontrate.
Nei Paesi a basso reddito, l’incidenza della disabilità è maggiore, con donne, anziani, bambini e adulti in condizioni di povertà particolarmente colpiti. Per esempio, l’accesso all’istruzione è limitato: nei Paesi come l’India, la percentuale di bambini disabili che frequentano la scuola elementare è del 10% inferiore rispetto ai normodotati, una disparità che arriva al 60% in Indonesia.
Azioni necessarie per il futuro
Il Rapporto Mondiale sulla Disabilità, elaborato dall’OMS e dalla Banca Mondiale, evidenzia la necessità di integrare tematiche legate alla salute pubblica, ai diritti umani e allo sviluppo. Tra le priorità:
- Garantire un accesso senza barriere all’istruzione.
- Sviluppare politiche sociali adeguate alle esigenze delle persone con disabilità.
- Migliorare la raccolta di dati statistici, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.
- Favorire l’accesso agli edifici pubblici, ai trasporti e ai servizi sanitari e riabilitativi.
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