Ricordare le vittime, promuovere la pace e ribadire la lotta contro una minaccia ancora attuale.
Il 30 novembre è dedicato alla Giornata della Memoria per le Vittime della Guerra Chimica, una ricorrenza istituita per onorare coloro che hanno sofferto a causa di queste armi devastanti e riaffermare l’impegno internazionale per la loro eliminazione definitiva. Promossa dall’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPCW), questa giornata mira a sostenere la pace, la sicurezza e il dialogo multilaterale. La Giornata è stata istituita l’11 novembre 2005 dagli Stati membri della Convenzione sulle Armi Chimiche, che decisero di dedicare una ricorrenza alla sensibilizzazione contro l’uso di queste armi. Il 30 novembre fu scelto come data simbolica, mentre il 29 aprile, anniversario dell’entrata in vigore della Convenzione nel 1997, celebra i progressi raggiunti nel disarmo. A questo tributo si aggiunge il monumento all’Aia, proposto da Rogelio Pfirter, come memoria permanente per le vittime e avvertimento per le future generazioni.
La Convenzione sulle Armi Chimiche
Firmata nel 1993 ed entrata in vigore nel 1997, la Convenzione proibisce lo sviluppo, la produzione, il possesso e l’uso di armi chimiche. L’OPCW, incaricata di monitorarne l’attuazione, ha svolto un ruolo essenziale nella distruzione delle scorte dichiarate.
Le sfide contemporanee
La guerra in Ucraina ha riacceso i timori relativi all’uso delle armi chimiche. Dal 2022, sia la Russia che l’Ucraina si sono accusate reciprocamente di impiegare sostanze chimiche come cloropicrina e agenti antisommossa. Sebbene l’OPCW monitori la situazione, le prove raccolte non sono ancora sufficienti per confermare tali accuse. Anche i Paesi non firmatari della Convenzione rappresentano un rischio. Stati come Angola, Birmania, Egitto, Israele e Corea del Nord non hanno ancora ratificato il trattato, alimentando sospetti sul possesso di arsenali chimici. Il ruolo dell’UNICRI contro il terrorismo chimico L’UNICRI, in collaborazione con l’OPCW, contribuisce attivamente alla prevenzione del terrorismo chimico attraverso:
- Formazione specializzata: corsi per forze dell’ordine e servizi di intelligence per prevenire l’uso illecito di agenti chimici.
- Progetti regionali: il pilota ATLAS in Nord Africa promuove la cooperazione internazionale per contrastare attacchi chimici.
- Iniziative in Asia: programmi in Indonesia e Sud-Est asiatico per rafforzare la capacità di risposta alle minacce chimiche e biologiche.
Un invito alla consapevolezza
La Giornata della Memoria non è solo un’occasione di riflessione, ma anche uno stimolo all’azione collettiva. La sensibilizzazione, la pressione diplomatica sui governi e la collaborazione internazionale sono fondamentali per eliminare definitivamente queste armi. Ricordare le vittime e prevenire nuovi orrori sono obiettivi essenziali. Condividere le lezioni del passato è il primo passo per costruire un mondo libero dalla minaccia delle armi chimiche.