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Gilda insegnanti ” abolire la 107″

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Cosenza – Le procedure amministrative degli ultimi giorni relative all’assegnazioni, utilizzazioni e graduatorie di Istituto hanno fatto emergere situazioni a dir poco “ grottesche e paradossali”. La denuncia proviene dalla segreteria della Gilda di Cosenza che ha curato e cura i vari procedimenti amministrativi connessi alla speranza di ottenere un avvicinamento o qualche giorno di supplenza sul sostegno o sulla disciplina. Ci siamo imbattuti -sostengono i dirigenti della Gilda di Cosenza- in situazioni veramente bizzarre . Le famose tabelle di viciniorità contemplano che da Cosenza si possa essere trasferiti d’ufficio a Belluno. Una circostanza resa visibile e risibile ad un collega di sostegno che dalla propria città Bruzia si è visto assegnare nella città Veneta, sollevando sdegno verso una norma che penalizza e umilia la persona e la professionalità acquisita negli anni. Vere e proprie inconcludenze che si estendono nei vari processi legati alla 107. Tanti aspiranti alle graduatorie d’Istituto hanno incontrato difficoltà a compilare il modello B. In altri casi le segreterie hanno preteso di rivalutare il titolo d’accesso di chi era già inserito nel precedente triennio. Bisogna invertire la tendenza , incalzano i dirigenti della Gilda cosentina diretta da Vanda Salerno, alla quale fa eco la dirigente sindacale Adriana Carbonaro, impegnate ad offrire ai docenti di ogni ordine e grado consulenza sugli atti da produrre per far valere diritti e ottenere giustizia e riconoscimenti vari. E’ necessario- sostengono i dirigenti della Gilda insegnanti – proporre presso le Commissioni preposte, l’abolizione della 107 e di tutte le azioni ad essa connessa, perché i docenti non ne possono più di rivolgersi ai vari Tribunali per far valere i propri diritti . Va recisa- conclude la Gilda- l’arteria principale di disfunzione.