Papa Francesco più volte ha affrontato i pericoli che derivano dal “chiacchiericcio”, “definito arma letale” . Più volte ha invitato ad evitare la mormorazione perchè non c’è niente di peggio per la Chiesa. Niente di più velenoso e distruttivo. Il santo Padre durante l’Angelus di domenica scorsa è ritornato sull’argomento ma in un precedente incontro aveva anche fornito il farmaco per combattere e vincere il chiacchiericcio, anche se non è facile e qualcuno mi domanda ‘Ma come si può fare?’. C’è una medicina molto buona- aveva detto- : morditi la lingua. Ti farà bene”. Papa Francesco ha pronunciato questa frase durante l’incontro con una rappresentanza della Famiglia Orionina nel 150esima anniversario della nascita di San Luigi Orione e i partecipanti al Capitolo Generale dei Figli della Divina Provvidenza. Papa Francesco aveva ribadito il no al “chiacchiericcio”, tarlo- che corrompe e uccide una comunità religiosa, proponendo “una ‘medicina’”, appunto, per vincerlo. Il chiacchiericcio aveva aggiunto “è un tarlo che uccide vita comunità”
“È importante – aveva detto il pontefice a braccio – curare la qualità della vita comunitaria, le relazioni, la preghiera comune: questo è già apostolato, perché è testimonianza. Se tra noi c’è freddezza, o, peggio, giudizi e pettegolezzi, che apostolato vogliamo fare? Per favore, niente chiacchiericcio. Il chiacchiericcio è un tarlo che corrompe, che uccide la vita di una comunità, di un ordine religioso. Niente chiacchiericcio. So che non è facile”. Ieri il santo Padre è tornato sul tema ad evidenziare come esso sia un fenomeno da non sottovalutare per le comunità intere.
Il santo Padre ha prescritto anche il “farmaco” per prevenire, combattere e sconfiggere il chiacchiericcio”: morditi la lingua” . Sarà certamente una buon metodo per coloro che sono dediti al pettegolezzo- aggiungiamo Noi- anche se chi è abituato a produrre odio incontrerà grosse difficoltà a praticare il metodo indicato da Papa Francesco. Noi da operatori dell’informazione possiamo aggiungere un altro metodo per sconfiggere la mormorazione: l’interlocutore abbia sempre presente che l’antidoto contro il pettegolezzo delle male lingue sarà quello di andare sempre a verificare la fonte della notizia, della verità fattuale, dell’ascolto dell’altro, diventato oggetto di maldicenza e di malignità. Chi vuole spendersi per migliorare la propria comunità, sia testimone di buone relazioni, scenda nella vita reale e dia il proprio contributo nella promozione del confronto democratico, non avversi la trasparenza, non oscuri l’obiettivo delle telecamere, non abbia paura della verità, perchè essa è un’arma che nel tempo supera la diceria, si fa strada e chi pratica il mormorio come arma politica per combattere e ombrare l’avversario sarà vittima della luce della verità storica (FG)