Un nuovo profilo di personalità emergerebbe nella comunicazione odierna: gli “empatici oscuri”. Apparentemente sensibili e premurosi, in realtà celerebbero tratti psicopatici e narcisistici, sfruttando la loro empatia per raggiungere obiettivi personali attraverso strategie manipolative. Questi individui combinerebbero un’elevata capacità empatica con caratteristiche definite “oscure”, quali psicopatia (impulsività e spietatezza), narcisismo (manie di grandezza e arroganza) e machiavellismo (tendenza alla strategia e alla manipolazione). Di fatto, l’empatia – solitamente associata a valori positivi – verrebbe utilizzata, nel caso specifico, per scopi opposti. Sebbene i social media siano spesso terreno fertile per etichette e mode, sarebbe essenziale considerare con cautela le informazioni diffuse su queste piattaforme e privilegiare contenuti basati su evidenze scientifiche. La figura dell’empatico oscuro, infatti, non sarebbe ufficialmente riconosciuta come un tipo di personalità distinto.Gli “empatici oscuri” mostrerebbero empatia per scopi personali, manipolando emotivamente gli altri. Ignorerebbero le conseguenze delle loro azioni, focalizzandosi esclusivamente sui propri obiettivi. Sebbene abili nel leggere i segnali emotivi e gestire le dinamiche sociali, non proverebbero empatia a.Comprendere le proprie emozioni e reazioni aiuterebbe a non cadere nelle trappole emotive di queste persone. Quando una relazione diventasse dannosa, sarebbe opportuno ridurre o interrompere i contatti. Nei casi più difficili, rivolgersi sempre a specialisti, in grado di fornire supporto e strumenti per proteggersi.
Riconoscere i segnali di manipolazione sarebbe il primo passo per difendersi, . Questi potrebbero includere il gaslighting (una forma di abuso psicologico che distorce la percezione della realtà della vittima, ndr), la vittimizzazione o l’uso della colpa come strumento di controllo. Sarebbe fondamentale stabilire confini personali chiari e rispettarli, affermando le proprie esigenze senza timore. Allo stesso tempo, sarebbe importante non lasciarsi convincere di essere inadeguati o sbagliati È importante notare che, sebbene alcuni studi forniscano indicazioni sull’esistenza di tale profilo di personalità, la figura dell'”empatico oscuro” non è ancora ufficialmente riconosciuta come categoria diagnostica in ambito psicologico. Pertanto, ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere appieno le caratteristiche e le implicazioni di questo tipo .
Le personalità empatiche, solitamente associate a un elevato grado di comprensione e compassione verso gli altri, possono talvolta assumere caratteristiche più oscure e manipolative. In questo contesto, l’individuo sfrutta la sua capacità di entrare in sintonia con le emozioni altrui per manipolare, creando legami emotivi che permettono di esercitare il potere sugli altri, senza che questi se ne rendano conto.
Dal punto di vista sociologico, l’uso strumentale dell’empatia può essere considerato come una forma di controllo sociale sottile, in cui il manipolatore si presenta come figura di riferimento, facendo leva sulla fiducia che gli altri ripongono in lui o lei. La società moderna, caratterizzata da una crescente individualizzazione e da una difficoltà nelle relazioni interpersonali, ha reso questa dinamica ancora più prevalente. La connessione emotiva, che dovrebbe servire a favorire la comprensione reciproca, può essere distorta e utilizzata per instaurare una dipendenza psicologica nei confronti dell’empatico, che, con astuzia, sfrutta questa vulnerabilità.
Inoltre, l’empatia manipolativa può essere amplificata dalla crescente mediaticità delle emozioni, dove le piattaforme digitali e i social network offrono un ampio spazio per costruire una percezione pubblica di sé come persona comprensiva e solidale. Questo tipo di narrazione può favorire l’acquisizione di potere, trasformando l’individuo empatico in un “leader emotivo”, capace di influenzare le masse, ma anche di gestire relazioni interpersonali in modo strategico e finalizzato esclusivamente ai propri scopi. In sostanza, l’empatia, pur essendo una risorsa fondamentale per la costruzione di relazioni sane e cooperative, può, in determinate circostanze, divenire uno strumento di manipolazione psicologica e sociale, in grado di distorcere la realtà emotiva e relazionale degli altri a favore di chi sa come sfruttarla.