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Dramma e prevenzione

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Emergenze interminabili, sofferenze e drammi familiari , stanno producendo ferite profonde nelle coscienze delle nostre civili comunità. Ai fenomeni sociali legati all’immigrazione, alle vittime sepolte nelle acque del mediterraneo e mai restituite, si aggiungono i morti per il sisma e le slavine. Drammi su drammi, alcuni dei quali imprevedibili altri ipotizzabili e scongiurabili.
E’ vero. Non tutto si può prevedere ed evitare. Ma alcuni fenomeni potrebbero essere affrontati ed evitati se a monte ci si dota di programmi, strumenti, risorse ed educazione per far fronte ad alcuni fenomeni naturali. I terremoti non si possono prevedere. E’ vero. Ma possono essere evitati i disagi e le morti successive al sisma, sovente determinati dall’incapacità delle istituzioni di fornire interventi efficaci ed efficienti. I terremoti non si possono evitare e prevedere al momento. Si possono però evitare e prevenire i danni e le catastrofi determinate dalle slavine, dalla neve e da altre energie che si scatenano all’interno del nostro habitat ambientale.
La neve è anche una risorsa per il territorio, per l’economia turistica e per la pratica degli sport invernali. Ma essa si può trasformare in catastrofe, in problema se le comunità, le istituzioni sono impreparate ad affrontare i risvolti negativi degli innevamenti, delle emergenze annunciate attraverso i meteo che forniscono in tempi reali le modifiche delle condizioni climatiche zonali.
Innevamenti, alluvioni sono fenomeni che si possono prevedere. Le istituzioni in primo luogo deputate a fornire i mezzi per evitare i disagi derivanti hanno il dovere morale, oltre che politico, di dotarsi di mezzi e organizzazioni tali da evitare drammi e disastri connessi alle conseguenze dei fenomeni prevedibili.
Non aspettiamo sempre le Procure per comprendere se negli interventi si siano verificate inefficienze che possono determinare specifiche responsabilità. Siano le coscienze dei rappresentanti delle istituzioni a comprendere che la prevenzione si costruisce diffondendo la cultura, l’educazione delle conoscenze, ma anche individuando risorse, strumenti e tecniche innovative per mettere in sicurezza il territorio, le abitazioni e gli ambienti in cui le comunità vivono e si relazionano. L’uomo ha sempre dominato la natura, oggi sembra emergere, nell’era della modernità e della tecnologia, una profonda impotenza nel sapersi organizzare sul territorio per scongiurare lacrime e sangue derivanti da questi naturali fenomeni ambientali.