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Deceduto Roberto Gervaso, giornalista, scrittore, aforista italiano. Feltri: “ Ti raggiungerò presto così non ci rompono i coglioni”.

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Deceduto Roberto Gervaso,  giornalista, scrittore, aforista italiano. Feltri: “ Ti raggiungerò presto così non ci rompono i coglioni”.

 “Caro Roberto Gervaso, se non hai fretta ti raggiungo presto. Così non ci rompono più i coglioni. Ti ho stimato e non smetto di farlo”.

E’ il singolare  tweet che Vittorio Feltri ha pubblicato dopo il decesso  di Roberto Gervaso.

Roberto Gervaso  è scomparso all’età di 82 anni dopo una lunga malattia. Era nato a Roma il 9 luglio del 1937.

Trascorre l’infanzia a Torino con la famiglia.  Studia in Italia e negli Stati Uniti e si  laurea in lettere moderne, con una tesi sul filosofo Tommaso Campanella. Collabora a quotidiani e periodici, alla radio e alla televisione, e per decenni si  dedica alla divulgazione storica, sua grande passione, come testimoniano i molti  libri pubblicati da Rizzoli, Bompiani e Mondadori

Lascia la moglie Vittoria e la figlia Veronica, giornalista del Tg5. E’ stato anche un popolare personaggio della tv dove appariva sempre con il suo immancabile papillon ed è noto per i suoi aforismi.

Aveva iniziato la carriera giornalistica negli anni Sessanta al Corriere della Sera. Tra gli anni Sessanta e Settanta collabora con Indro Montanelli ai primi sei volumi della Storia d’Italia edita da Rizzoli.

Collabora ad altri giornali, lavora in radio e in televisione. Gli viene affidata dalla TV una rubrica di interviste, prima a  Domenica In di Pippo Bauso nel 1980 – 1981 e poi in Buona Domenica di Corrado nel 1984 – 1985. Come commentatore politico, a partire dal1996 e ininterrottamente fino al 2006, conduce il programma Peste e Corna e… Gocce di storia, andato in onda dal lunedì al venerdì alle 7:30 su Rete4.

Collaboratore di quotidiani (Il Mattino, Il messaggero, Il Gazzettino..)e periodici, opinionista e commentatore politico e di costume. Cura la rubrica di aforismi ogni lunedì sul quotidiano Il Giornale ed è stato presidente onorario della «European sexual dysfunction alliance» (ESDA).

Vince  due volte il Premio Bancarella: nel 1967 con L’Italia dei Comuni (scritto con Indro Montanellie nel 1973 con la biografia di  Cagliostro.
Nel 2005 ha vinto il Premio Cimitile con Qualcosa non va (Mondadori)

I suoi numerosi   libri sono tradotti in molti paesi tra cui Stati Uniti, Spagna, Portogallo, Francia, Gran Bretagna, Germania, America Latina, Giappone, Bulgaria e Polonia. Nella sua carriera ha avuto numerosi riconoscimenti letterari tra cui due prestigiosi Premi Bancarella.

Tantissime  le manifestazioni di cordoglio in tutto il  paese. “Sei stato il più grande, colto e ironico scrittore che abbia mai conosciuto. E io ho avuto la fortuna di essere tua figlia. Sono sicura che racconterai i tuoi splendidi aforismi anche lassù. Io ti porterò sempre con me. Addio”, ha scritto su Twitter Veronica Gervaso, giornalista del TG5.

Sua la frase:

È morto col sorriso sulle labbra. Altrui. Con Roberto Gervaso  va via una penna coraggiosa, asciutta, ironica  e brillante.  Scompare uno degli ultimi giganti del giornalismo novecentesco.(FG)