Analisi delle sfide e delle soluzioni per un coinvolgimento cittadino più ampio e una rappresentanza politica più diversificata
La situazione dei Comuni di Pedivigliano e Figline Vegliaturo nel Savuto riflette una tendenza nazionale verso una governance locale senza Gruppi di Minoranza. Questo fenomeno, tuttavia, non è isolato e si manifesta in diverse parti del Paese. A questo fenomeno si aggiunge l’altro delle cosiddette “liste farlocche” che affiorano ed emergono in molti Comuni del Paese, soprattutto in quelli con una popolazione inferiore ai mille abitanti, dove non è richiesta la firma per presentare le liste elettorali, portando a una proliferazione di candidature spesso prive di sostanza. La mancanza di persone disposte a impegnarsi in ruoli pubblici, la paura di non essere eletti o di ricevere pochi voti, insieme alla percezione di un potere dominante, contribuiscono a scoraggiare sempre più i cittadini dalla partecipazione politica. Un’alta percentuale di liste presentate e che parteciperanno alla prossima tornata elettorale di giugno, hanno raggiunto il numero minimo di candidature per essere considerate valide.
Questa criticità mina la democrazia locale, compromettendo la rappresentatività, consentendo il predominio di gruppi di potere e indebolendo il processo decisionale democratico. Affrontare queste sfide richiede strategie mirate che promuovano l’educazione civica, assicurino la trasparenza e l’accessibilità delle istituzioni, incentivino la partecipazione attiva, favoriscano una maggiore diversificazione della rappresentanza politica e promuovano una cultura democratica inclusiva.
In conclusione, è essenziale un impegno collettivo per stimolare una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, garantendo così una democrazia locale più inclusiva e partecipativa.