“Perché la Fusione dei Comuni può essere un’opportunità?”
“Quali conseguenze porterà procranistare nel tempo questo “antico” e ancor più attuale progetto che nel Savuto affonda le radici negli anni sessanta?
Attorno a questi quesiti che nel Savuto hanno radici antiche si è svolto il qualificato dibattito sviluppato in seguito alla relazione svolta dal prof. Francesco Aiello, docente ordinario di Politica Economica all’Università della Calabria, fondatore di OpenCalabria. Il dibattito è stato preceduto dai saluti del coordinamento dell’A.G.C.M.S (Associazione gruppi consiliari di Minoranza del Savuto), e dall’introduzione affidata alla dott.ssa Ida Paola Cerenzia. I lavori sono stati coordinati dalla professoressa Miriam Coccari.
L’evento, che si è tenuto presso il salone dell’ex Comunità Montana del Savuto, oggi Calabria Verde, promosso ed organizzato dall’A.G.C.M.S, ha offerto l’opportunità di approfondire e ampliare le conoscenze tecniche su un tema che nel Savuto affonda le radici sin dagli anni sessanta con la tanto discussa tesi di istituire un Unico comprensorio di Sviluppo.
Risale agli anni sessanta, infatti, la proposta di istituire la grande Rostema, parola divenuta famosa tra la gente della zona, di cui molti parlano in modo entusiastico ma che nel tempo ha registrato alti e basse considerazioni da parte delle istituzioni locali.
Alla grande città auspicata circa sessant’anni addietro dal giornalista Salvarore Oddo da Rogliano e dagli esponenti di spicco della politica dell’epoca, come Tonino Guarasci, allora Presidente della provincia di Cosenza e successivamente primo Presidente della Regione Calabria, da Pierino Buffone, deputato per diverse legislature e da altri esponenti politici di diversa estrazione politica, si era già dato il nome di Rostema, titolo coniato non a caso ma che conservava e conserva un alto significato culturale. Rostema, infatti, è parola che deriva dal greco Rostèerios e che indica fortezza, base, appoggio, sostegno. I Comuni interessati al progetto, ieri come oggi, sono tutti situati ad eguale distanza dal centro di sviluppo che si identifica con la zona di Piano Lago. Comuni omogenei tanto vicini l’uno con l’altro che quasi si soffocano a vicenda.
L’intervento del Prof. Francesco Aiello, si è sviluppato e incentrato esclusivamente sugli aspetti economici del tema prescelto. Il docente, esperto delle dinamiche degli enti locali, ha fornito ai partecipanti all’evento conoscenze e sintesi di ricerche sul perché la fusione dei Comuni sia un’opportunità da cogliere, un processo avviato e sempre più stimolato da norme incentivanti, sancite e contemplate da norme nazionale e da esigenze di natura finanziarie.
Unire, aggregare le forze e le risorse disponibili in territori depressi, nei quali ricadono borghi di piccole dimensioni, che incontrano difficoltà a far quadrare i bilanci, a garantire i servizi, sovente privi di competenze, dove i tributi raggiungono i massimi livelli, diventa necessario porre le basi per creare le condizioni affinché i piccoli Comuni possano superare gli inutili steccati che ancora si ergono nelle istituzioni,impedendo di fatto di osservare bene i problemi e di risolverli in modo organico e unitario.
Il prof. Francesco Aiello ha fornito ai presenti, attraverso l’utilizzo di grafici, di studi e analisi dei processi economici in atto, momenti di profonda riflessione sulle difficoltà che i piccoli Comuni incontrano e incontreranno sempre più a gestire in termini economici i servizi, a causa di dinamiche che renderà difficile la sopravvivenza stessa dei borghi di piccole dimensioni, oggi svuotati di risorse umane, dove la pressione contributiva ha raggiunto livelli di guardia.
Il dibattito è stato anticipato da una produzione di brevi filmati, prodotti dall’A.G.C.M.S. sul lavoro prodotto dalla medesima associazione e sulla suggestiva proposta avanzata sin dagli anni sessanta di istituire la grande Città Rostema, proponendo articoli e scritti dell’epoca ripresi da “ Il mattino” e da “Tribuna del mezzogiorno”, ancora oggi di grande attualità e ricchi di contenuti culturali, economici e politici.