Coronavirus, siamo alla follia. “Isolare gli anziani ridurrebbe molto la mortalità”. Secondo alcuni politici e pensatori epocali ai quali si aggiungono oggi anche altri “cultori” salvavita, isolare gli anziani permetterebbe di evitare, peraltro, contraccolpi più severi sulla sanità e sull’economia.
Siamo alla demenza. L’aspetto dell’anticostituzionalità è, quindi, secondario rispetto alla proposta avanzata e ripresa da diverse testate giornalistiche nazionali.
E’ vero che il pensiero si è talmente “covatizzato” al punto tale che qualsiasi scemenza si spari rischia di diventare norma anche se non sostenuta da nessun parere scientifico e probatorio.
Ma non tutto può essere tollerato. Chiudere è un fatto eccezionale ed è giustificato solo con un provvedimento obbligatorio, come la quarantena dettata da una condizione oggettiva di contagio per gli altri. Non è assolutamente sostenibile un provvedimento che possa obbligare gli anziani a chiudersi in casa per difendersi dalla inciviltà, prima e dal virus dopo. Se la civiltà trionfa, se il distanziamento viene rispettato, se l’igiene viene praticata sempre e non solo per difendersi dal Covid, se tutti indossano la mascherina, se i locali pubblici e privati vengono arieggiati, provvisti di igienizzanti efficaci, si scongiurerebbe qualsiasi lockdown e qualsiasi proposta che colpisce la libertà individuale, sacrificata già dalle singole persone per paura e timore di essere contagiati dall’invisibile nemico.
Chiudere, isolare, confinare sembrano essere i pilastri della prevenzione, omettendo il fatto che la prima prevenzione è l’educazione sanitaria, un processo pedagogico che dovrebbe essere sempre insegnato in famiglia, nella scuola e nei gruppi nei quali si producono fatti socializzanti.
Sprangarsi nelle civili abitazioni, aspettare che la Pandemia faccia il suo corso o sia attenuata con la somministrazione del tanto auspicato vaccino è disumano e provocherebbe un danno irreparabile alla salute propria, a quella dei familiari e dell’economia.
Se qualcosa dovesse essere isolata, questa andrebbe individuata nell’ inciviltà che accompagnata alle stupidità ascoltate in video o lette attraverso il web, costituiscono veri e propri focolai di bestialità deleterie per la salute dei cittadini .
Isolare dal mondo una categoria di persone come gli ottantenni o i settantenni, in sintesi le persone anziane, non sembra una soluzione socialmente esaltante anche se la proposta viene fuori da istituti rinomati.
Se passa questa concezione, questo assurdo pensiero dovremmo lasciare liberi di circolare all’esterno solo le persone “forti”, “vigorose”, “muscolose”. Ma stabilire chi è forte agli attacchi del Covid non è compito facile. La misura, comunque, potrebbe dare qualche risultato se tutto il resto delle comunità rispettasse le regole. Conoscendo però la realtà sembra a molti impossibile raggiungere questo obiettivo. Di conseguenza scelga l’anziano le misure da attuare, compreso l’isolamento volontario e non coercitivo. Evitiamo di far scendere nelle Piazze anche la categoria dei diversamente giovani. Susciterebbe troppa tenerezza! ( Francesco Garofalo)