E’ vero. Il buon esempio viene dall’alto. Così dopo la politica dei tagli ai “privilegi rubati”, (definizione di Luigi Di Maio), messa in atto dal governo centrale giallo- verde, anche il Consiglio regionale della Calabria si appresta a tagliare il bonus ai burocrati e portaborse. Il risparmio dovrebbe oscillare dai 570/mila ai 600/mila euro all’anno. La legge è stata approvata dal Consiglio regionale e porta la firma del Presidente Nicola irto e da tutti i capigruppo. Mini tagli- si è osservato da ampie parti- che andranno ad incidere comunque sulla spesa complessiva della politica. A distanza di qualche giorno dall’approvazione del provvedimento che riduce i costi della politica regionale, si apprende che alcuni consiglieri regionali, primo firmatario Gianluca Gallo, unitamente ai colleghi Giuseppe Pedà, Domenico Tallini e Claudio Parente si sono resi protagonisti di una proposta di legge statutaria che va verso la medesima direzione. L’obiettivo sarà quello, infatti, di tagliare il numero degli assessori esterni per cancellare anche un bel numero di strutture speciali, costituite da personale e risorse varie. La richiesta avanzata, contenuta nella proposta di legge statutaria è di portare da 7 a 3 il numero di assessori esterni. Un altro buon esempio dal quale possono scaturire altre iniziative finalizzate a ridare fiducia alle comunità che chiedono a gran voce la cancellazione dei privilegi.
Certamente i tagli potranno sembrare ancora insufficienti, i risparmi prodotti non arricchiranno i poveri, i disagi continueranno a verificarsi nei vari comparti della vita pubblica, ma è raccapricciante , oggi in modo particolare, viste le crescenti disuguaglianze sociali che ci siano ancora resistenze nell’abbattere definitivamente privilegi, sprechi di ogni genere , che esistono ancora all’interno del settore pubblico.