Addio Dario Cozza!
Nel silenzio ha costruito la sua identità culturale, umana e professionale, con pacatezza ha gestito la parola e il pensiero che esprimeva sommessamente come se avesse timore di infastidire l’altro o gli altri verso i quali si rivolgeva sempre con grande deferenza ed educazione. Nel silenzio imposto dalla contemporaneità degli eventi ha attraversato per l’ultima volta le vie del suo amato paese , Marzi; un silenzio infranto solo da un fraterno applauso e da una dolce melodia, da preghiere e gesti di affetto che la sua comunità manifesta con un rituale che tocca in profondità le umane sensibilità.
Il prof. Dario Cozza appartiene alla nobile schiera degli intellettuali che sapeva farsi ascoltare: che io ricordi non ha mai fatto ricorso alle irruenza verbale per far prevalere la sua opinione, anche quando l’altro mostrava di perdere il controllo emotivo. La sua indole di persona perbene si differenziava e il suo vissuto, il suo essere docente di Storia e Filosofia, è scritto nel servizio svolto in favore della formazione delle nuove generazioni, nelle quali credeva per rinnovare la società e accelerare il cambiamento nella nostra terra del Savuto e della Calabria.
Ricordo con commozione un suo ultimo intervento svolto durante una delle nostre riunioni tenute presso la sala Madre Teresa di Calcutta a Grimaldi come Associazione Consiglieri di minoranza del Savuto, incentrato sul significato di unire le migliori energie per affrontare le sfide che la modernità pone ai piccoli Comuni.
Credeva nella sana politica e da uomo di cultura impegnato nel consiglio comunale di Marzi, insieme ai colleghi del gruppo si è sempre adoperato per elevare le condizioni sociali della propria comunità, guardando il passato con lo sguardo sempre rivolto al futuro.
Famiglia, cultura, politica e formazione le sue grandi passioni. A questi campi ha offerto le migliori risorse, con onestà e lealtà, tenendo sempre e comunque presente il valore degli affetti familiari, sempre impressi e testimoniati nei suoi gesti quotidiani.
All’uomo perbene, al collega, onesto e altruista, mite e sensibile, manifestiamo gratitudine e riconoscenza per l’impegno profuso nel campo dei saperi e delle conoscenze e per il generoso servizio svolto in favore della crescita civile e culturale delle comunità del Savuto. Una persona d’altri tempi che ci mancherà e che ha lasciato un grande vuoto.( Franco Garofalo)