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Addio al padre della sociologia italiana, morto a 98 anni: ricordando la figura di Franco Ferrarotti

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Un Maestro delle Scienze Sociali: la Vita e l’Eredità di Franco Ferrarotti

Nel panorama delle scienze sociali, pochi studiosi hanno lasciato un’impronta tanto significativa quanto Franco Ferrarotti. Sociologo di fama internazionale, ha rappresentato per molti di noi un esempio di rigore e passione intellettuale, dedicando la sua carriera allo studio e alla diffusione della sociologia in Italia e nel mondo. La sua figura poliedrica ha arricchito il panorama accademico con insegnamenti profondi, plasmando generazioni di studiosi e contribuendo al consolidamento delle scienze sociali come disciplina autonoma e rilevante per la società civile. Nato da una famiglia di piccoli proprietari terrieri, Ferrarotti ha vissuto un’infanzia caratterizzata da difficoltà economiche, dovute alla crisi che colpì il settore agricolo di cui il padre si occupava. Nonostante le avversità, intraprese con determinazione la sua carriera accademica: nel 1944 si iscrisse alla Facoltà di Filosofia dell’Università di Torino e contemporaneamente iniziò a lavorare come traduttore per Einaudi. Laureatosi nel 1949 con una tesi su La sociologia di Thorstein Veblen, diede avvio a un percorso straordinario che nel 1951 lo portò a fondare, insieme all’amico Nicola Abbagnano, i Quaderni di Sociologia. Nel 1967, la sua missione proseguì con la nascita della rivista La critica sociologica, un forum innovativo per il dibattito e l’approfondimento teorico. Il suo sodalizio con Adriano Olivetti fu un capitolo fondamentale della sua carriera. Ferrarotti divenne consigliere dell’imprenditore e, proprio grazie a questo ruolo, partì per gli Stati Uniti, dove approfondì la conoscenza delle teorie sociologiche d’avanguardia, rafforzando la sua formazione e portando in Italia una visione moderna e aperta della disciplina. Tra i suoi volumi più rinomati, Storia e storie di vita, L’Italia in trasformazione, e Il paradosso del progresso sono considerati opere di riferimento, capaci di cogliere e interpretare i profondi cambiamenti della nostra società. La sua eredità come sociologo resta incalcolabile, avendo creato un corpus teorico e pratico che continua a ispirare e guidare la ricerca sociologica contemporanea.


Il ricordo

Come sociologo e giornalista, esprimo la mia profonda gratitudine a Ferrarotti per il suo contributo originale e scientifico, che ha reso la sociologia una disciplina solida e rispettata in ambito accademico e culturale. Personalmente, ho avuto il piacere di conoscerlo e l’onore di applicare i suoi insegnamenti alle scienze motorie, trovando grande successo e arricchimento in un ambito dove l’interazione umana e sociale è centrale. L’influenza del suo pensiero mi ha permesso di comprendere meglio le dinamiche tra individuo e società, e di promuovere un approccio scientifico nella valorizzazione delle attività motorie, dimostrando come la sociologia possa arricchire vari campi del sapere umano.(Francesco Garofalo sociologo giornalista)