Abolire gli esami di terza media : non servono a nulla, creano tensione emotiva, consumano risorse, non promuovono la “diversità” e non esaltano le competenze individuali. Gli esami esaltano solo gli aspetti burocratici, incentivando sperperi di carta, di inchiostro e di tempo.
In questi giorni nel nostro Paese 500.000 studenti vengono sottoposti, da parte di una affollata Commissione di docenti, agli esami per conseguire la cosiddetta licenza media. Un rituale che alla luce dei cambiamenti evolutivi tecnologici e scientifici non detiene alcun valore educativo e formativo. Tutt’altro. Non conservano alcun valore selettivo nè possono conservare un significato di bloccare l’individuo adolescenziale per un anno. Gli studi dimostrano che le bocciature non hanno mai sortito alcun effetto migliorativo. Anzi. Hanno rivelato che a questa età provocano un abbassamento dell’autostima, producono frustrazione, incentivando la dispersione scolastica e ulteriore disaffezione verso lo studio. Gli esami di licenza media, come tutte le valutazioni, creano forte tensioni apprensive che non agevolano il benessere emotivo della persona a cui la scuola deve tendere. Così come non qualifica la diversità individuale ritenuta un valore e una risorsa per tutta la comunità scolastica, presente e futura. A volte il numero dei componenti delle Commissioni esaminatrici, composte dai docenti curriculari, docenti di strumento musicale, Presidente nominato all’esterno della scuola, supera, perfino, il numero degli studenti da esaminare: inaudite inconcludenze che non trovano giustificazione alcuna.
Non si individua, insomma, nessun punto di forza pedagogico e sociologico nel mantenere in piedi una normativa che fa acqua da tutte le parti. Il legislatore dovrebbe mettere mano a questa norma, fornendo nuove disposizioni in merito. L’ammissione agli esami di Stato è di per sè una promozione, un positivo riconoscimento effettuato dagli insegnanti curriculari al percorso seguito dall’alunno nel corso dell’anno scolastico. D’altro canto le statistiche dimostrano che le Commissioni esaminatrici non hanno mai bloccato nessuno. Anche quest’anno saranno tutti promossi anche se la statistica dimostra che un solo “licenziato” , ( ammesso con la media del sei) su tre verrà bocciato almeno una volta alle superiori.
Un dato che non subirebbe, comunque, nessuna modifica se venisse preso in considerazione il voto dell’ammissione che sovente trova conferma nel voto espresso dalla Commissione esaminatrice.
Soltanto l’ammissione negli anni passati avrebbe determinato una lieve selezione: sarebbero stati ammessi agli esami quasi 98 ragazzini su cento, il 97,6 per cento. Il dato rafforza la proposta di abrogare gli esami, attribuendo all’ammissione il valore dell’avvenuto o meno superamento del primo ciclo. Così come è stato abolito, alcuni anni addietro quello della quinta elementare, anche quello della terza media non provocherà alcuna trauma al sistema educativo e formativo che potrà rivolgere le risorse in altre direzioni e obiettivi.