Conte si arrende. Il Conte II finisce oggi- La palla passa al Presidente della Repubblica .Renzi intanto esulta.
Qual è la strategia di Renzi per far rivivere la sua Italia Viva?
A MATTEO Renzi si CONTESTA di aver aperto una crisi al buio in un momento delicatissimo per la vita sociale ed economica del Paese. Una crisi che molti non riescono a decodificare, a comprendere, di difficile lettura politica. Dal canto suo sostiene Matteo Renzi , la pandemia non può sospendere la democrazia e si difende , ricordando le falle del secondo governo Conte del quale egli RIVENDICA una sua paternità.
Le motivazioni che hanno indotto le due Ministre di IV a ritirarsi dal governo sono ben note.
Ma qual è la strategia vera di Renzi? Cosa ha in mente di fare? Quali prospettive immagina nel futuro immediato?
Perché ha fatto questa mossa politica in un momento così delicato per la salute pubblica e per l’economia? Interpretare il pensiero dell’ex Presidente del consiglio è compito arduo; esaminare i fatti che egli produce attraverso le sue azioni politiche è esercizio meno arduo e consente di comprendere quali obiettivi intende raggiungere realmente nel tempo.
A differenza di molti non crediamo che Matteo Renzi si sia esercitato nel praticare autolesionismo. Piace troppo la politica PER FARSI DEL MALE O USCIRE DALLA SCENA POLITICA.
Matteo Renzi è un politico di razza e da politico attento sapeva dove andava a sbattere. Era consapevole di essere aggredito, emarginato e attaccato da tutti. Non è così sciocco come si vuol far credere.
Diciamolo con franchezza. Renzi, dopo la fesseria fatta da Matteo Salvini di ritirarsi dal governo, è stato costretto a sostenere Conte, a tenerlo in piedi per evitare le elezioni che avrebbero potuto influire negativamente sul risultato del suo neopartito.
Renzi aveva bisogno di tempo per assestare l’identità alla sua nuova creatura. Sarebbe stato un azzardo troppo rischioso una consultazione elettorale, mettendo a repentaglio il futuro della sua nuova formazione politica. Non poteva rischiare di condurre verso il decesso la sua Italia Viva.
Così la scelta di infilarsi in una situazione in cui era ininfluente perché schiacciato tra le energie di cinquestelle e PD è stata obbligata e dettata dagli eventi che ha saputo gestire persuadendo anche chi nel PD la pensava diversamente e che andava ripetendo ” Mai con cinquestelle”.
Con il passare del tempo, Matteo Renzi, ha avvertito sempre di più la sua scarsa incisività nell’azione di governo a cui si è aggiunto il crollo del consenso, di fiducia verso la sua creatura, attestata secondo i sondaggi a livelli troppo bassi, troppo rischiosi per convergere sulla scelta delle elezioni anticipate che, peraltro, nessuno desidera. Matteo Renzi, quindi, si trova in una posizione in cui, da una parte vorrebbe detronizzare Conte, dall’altra stare all’opposizione per crescere.
Che fare allora? Rimanere nella maggioranza a tirare a campare in attesa di tempi migliori o staccare la spina definitivamente e operare dall’opposizione per attrarre consensi e aprire nuove prospettive per il partito e per la rappresentanza parlamentare di IV?
Le tentazioni del PD di andare alle elezioni saranno forti per far pagare all’ex compagno Renzi un prezzo salato. Ma è un gioco troppo azzardato che tutti scongiurano per primi i parlamentari che non intendono, coscienti di essere penalizzati dal corpo elettorale, affrontare il rischio delle elezioni anticipate.
Ma in politica come insegna la storia tutto può accadere.
Tutto si rimette in gioco e se il motto iniziale era “ mai più con Renzi” adesso quelle stesse persone hanno iniziato a tentennare, dimostrandosi più propensi al dialogo.
Le ore si assottigliano e le incertezze aumentano. Insomma Renzi potrebbe ritornare a essere l’ago della bilancio per scongiurare le elezioni.
Renzi sarebbe disponibile a rientrare nell’alveo della maggioranza? Sarebbe per Lui un sacrificio enorme. Dovrebbe allontanare il desiderio di fare opposizione, di far crescere il suo partitino avendo le mani libere di contestare e interpretare il malessere che si sta diffondendo nella società civile. Alla fine Italia Viva potrebbe cedere con l’apporto di qualche variante politica.
La crisi politica intanto diventa crisi di governo. E il fatto che Conte si sia arreso di fronte ai fatti politici che si sono verificati in questi giorni , consente a Renzi di esultare. La partita è aperta, le ipotesi di formare un nuovo governo sono varie per allontanare lo spettro delle elezioni, che nessuna parlamentare auspica per evitare il rischio di non essere più rieletti.
La partita è aperta a tutto campo. Conte ancora non dispera, potrebbe riprovarci ma la strada si fa sempre più stretta.