Se andate in cerca di sprechi e di simboli sulla sciatteria non andate lontani. Recatevi nelle vicinanze della Palestra comunale di S. Stefano di Rogliano, volgete lo sguardo al di là della recinzione dell’immobile e catturerete l’immagine di enormi attrezzature che collegate tra di loro compongono l’ IMPIANTO SOLARE TERMICO con sistema di solar –cooling, ( nella foto) mai attivato, in nessun caso messo in funzione, mai collegato per renderlo utile allo scopo . Il progetto a quando risale? La memoria fa risalire il progetto nientemeno che nel lontano 2012. Annunciato in pompa magna, per la sua realizzazione sono stati spesi un sacco di soldi pubblici senza ottenere alcuna ricaduta positiva . Quest’opera, vanto e orgoglio dell’Arcobaleno, rappresenta, oggi, l’emblema, lo specchio del modo in cui l’amministrazione comunale gestisce le risorse pubbliche. Ma non è finita qui.
Se fate un passo avanti e volgete lo sguardo nella parte inferiore della recinzione della palestra catturerete l’immagine di un Automezzo di colore grigio, acquisito al patrimonio comunale con risorse pubbliche. L’automezzo doveva essere , secondo i dotti amministratori dell’ente, a scuolabus. In nessun caso è stato messo su strada per essere utilizzato a trasporto pubblico comunale. Neanche una volta ha avuto la fortuna di ospitare uno studente. Un simbolo, insomma, di spreco e di abbandono che è sotto gli occhi di tutti e tutte. Acquistato con soldi pubblici è stato inizialmente abbandonato, in un locale comunale, situato nelle vicinanze del serbatoio, lontano dagli occhi indiscreti. Oggi, lo stesso automezzo dal locale in cui era recluso è stato trasferito all’area aperta della Palestra comunale, sottoponendo il bene alle intemperie e all’ulteriore degrado meccanico. Un altro simbolo di degrado che trasforma la palestra, quale luogo di libertà, di movimento, di divertimento in luogo simbolo di sciatteria, di sprechi e di abbandono.
Se andate in cerca di fatti che vi indignano come coscienze civili, non recatevi , quindi, altrove. Fate due passi a S. Stefano e noterete che gli sprechi non sono soltanto altrove, ma sotto il proprio naso.
Si parla di risparmio energetico e gli impianti che potrebbero abbattere i costi e fornire risposte per migliorare le condizioni ambientali, si fanno marcire e divorare dalla ruggine. Si parla di potenziare il servizio del trasporto alunni per contenere la diffusione del virus, per salvaguardare la salute di tutti e gli automezzi da adibire al trasporto scuolabus restano a marcire all’aria aperta, senza alcun contegno e ritegno.
Si parla tanto di salvaguardia dell’ambiente e poi si scopre che nello stesso luogo qualche mese addietro sono stati rinvenuti cumuli di materiale nocivo. Si scopre che dietro denuncia dei Carabinieri forestali il sito è stato sottoposto a sequestro preventivo. Si scopre che molto di questo materiale inquinante proveniva dallo stesso stabile. In seguito alla bonifica il sito è stato dissequestrato ma rimangono in piedi le indagini per appurare eventuali responsabilità.
Le opposizioni passate e presenti hanno sempre denunciato lo stato di degrado e tutto ciò emerge dagli interventi, dai comunicati e dalle interrogazioni discusse in consiglio comunale. francogarofalo1 ( La redazione)