Oggi 24 Dicembre 2020
Tutti i santi antenati di Gesù Cristo
Commemorazione di tutti i santi antenati di Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abramo, ovvero di quei padri che piacquero a Dio e che, trovati giusti, pur senza avere ricevuto le promesse, ma avendole soltanto guardate e salutate da lontano, morirono nella fede: da essi nacque secondo la carne il Cristo, che è al di sopra di tutto il creato, Dio benedetto nei secoli.
Altri Santi
Santa Tarsilla, vergine; beato Bartolomeo Maria Dal Monte, sacerdote.
I fatti più importanti
avvenne oggi
Il 24 dicembre è il 358º giorno del calendario gregoriano (il 359º negli anni bisestili). Mancano 7 giorni alla fine dell’anno
Santo del giorno: oggi si venera Sant’Eva – 24 dicembre: la vigilia di Natale
1713 – Vittorio Amedeo II di Savoia è incoronato re di Sicilia nella cattedrale di Palermo.
1802 – Viene istituita la Borsa Valori di Roma.
1901 – Termina il Giubileo indetto da Papa Leone XIII.
1914 – Prima guerra mondiale: ha inizio la Tregua di Natale.
1924 – L’Albania diventa una repubblica.
1941 – Seconda guerra mondiale: Hong Kong viene occupata dall’Esercito Imperiale Giapponese.
1949 – La musica di Gounod viene eseguita davanti al Papa e, per l’occasione, viene munita, con il titolo “Inno e Marcia pontificale“, di un testo latino e di un testo italiano.
1951 – La Libia diventa indipendente.
1971 – Giovanni Leone viene eletto sesto presidente della Repubblica Italiana con 518 voti su 1008.
2003 – La polizia spagnola sventa un tentativo dell’ETA di far esplodere 50 kg di esplosivo alle 15:55, all’interno della trafficata Stazione Chamartín di Madrid.
1871 – La prima dell’Aida di Verdi: Al Teatro khediviale dell’Opera del Cairo, il 24 dicembre 1871, venne eseguita in pubblico per la prima volta l’Aida, celebre capolavoro di Giuseppe Verdi, tra le più eseguite nei teatri di tutto il mondo.
1818 – Prima esecuzione di Silent Night: Due voci soliste accompagnate da una chitarra. Così, in un piccolo borgo dell’Austria, venne eseguito per la prima volta Stille Nacht, il canto di Natale più amato in assoluto.
Tradizioni nel Savuto . La Focara
Nella notte della vigilia di Natale, è tradizione che nei piccoli paesi del comprensorio Savuto e della Calabria, vengano accesi grandi falò “focara” che si consumano durante la notte e sovente per la giornata di Natale. E’ una tradizione che si perde nella notte dei tempi: probabilmente esiste da quando i Romani importarono dall’ oriente il mito del Dio Mitra, figlio del Dio Sole. Un gesto che simboleggiava la rinascita della luce sulle tenebre, rappresentandola sulla terra dopo il solestizio d’ inverno, quando il giorno riprendeva ad allungarsi nei confronti della notte. In passato, secondo quanto raccontato dai nonni, in ogni famiglia era consuetudine lasciare la legna per la “focara” davanti alla propria abitazione che veniva poi raccolta dai giovani del luogo per formare la piramide della legna nelle piazze del paese, utile appunto per la ” Focara” di mezza notte. Il calore riscaldava la gente che usciva dalla Chiesa dopo la Santa messa di mezza notte. Attorno al falò venivano organizzato balli e canti natalizi, avvalendosi dei tradizionali strumenti musicali tanto cari alla gente del savuto; fisarmonica e chitarra, consumando il buon bicchiere di vino, provenienti dai preziosi vigneti della zona. Gli organizzatori si alternavano nell’alimentare il fuoco con legna secca e materiale vario donato dalle famiglie per alimentare il calore della mezza notte, alimentato da baci e abbracci per lo scambio degli auguri.
Una tradizione irripetibile, come tante altre, in questo periodo di pandemia da coronavirus che richiede distanziamento fisico e rispetto di norme per evitare la diffusione del virus e le sofferenze fisiche e psicologiche che esso ha creato e crea nelle singole persone e nelle famiglie.