Con i voti favorevoli della Lega e di Fratelli d’Italia la città di Verona, il consiglio comunale ha adottato l’atto deliberativo con il quale revoca la cittadinanza onoraria allo scrittore Roberto Saviano. La richiesta era stata avanzata già lo scorso anno dal consigliere comunale leghista Alberto Zelger. Secondo il giornale L’Adige, la mozione di revoca è passata con 20 voti a favore, 7 contrari ed un astenuto.
Saviano era stato criticato fortemente per le sue prese di posizioni nei confronti del leader della Lega Matteo. Saviano era stato, peraltro, criticato anche per la sua proposta-provocazione di liberalizzazione della cocaina e delle droghe leggere. Presentando il 6 settembre 2019 al Festival del Cinema di Venezia Zerozerozero, la serie tv kolossal tratta dal suo romanzo-inchiesta uscito nel 2013, Saviano ebbe a dire: “La cocaina andrebbe legalizzata, solo così si bloccherebbero i pozzi di petrolio delle organizzazioni criminali. La legalizzazione trasformerebbe l’economia mondiale”.
La proposta modificata rispetto alla prima stesura, affonda le radici, comunque, sempre nelle posizioni espresse dallo scrittore di Gomorra. Nella seconda stesura l’accusa era data da una presa di posizione di Saviano sulla liberalizzazione delle droghe. «La logica è sempre quella punitiva: i meriti dello scrittore vengono annullati perché il suo pensiero non è in linea con l’ideologia leghista – ha commentato il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco- Nella prima stesura della proposta l’accusa a Saviano era di essere entrato in forte polemica con Salvini per il caso del sequestro delle navi di migranti.
La scelta attuata dal consiglio comunale divide l’opinione pubblica, sollevando polemiche all’interno delle forze politiche presenti nel panorama del Paese.