Oggi, 3 dicembre, si celebrerà la Giornata Internazionale delle persone con Disabilità, istituita nel 1981 dall’ONU, in occasione dell’Anno Internazionale delle Persone Disabili.
Lo scopo è quello di promuovere una più ampia sensibilizzazione sui temi della disabilità, al fine di sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito e in ogni momento del vissuto quotidiano nonché, ridurre e combattere ogni forma di discriminazione o violenza.
Il 3 dicembre del 1993, la ricorrenza è diventata anche Giornata Europea delle Persone con Disabilità, come voluto dalla Commissione Europea, in accordo con le Nazioni Unite.
L’ Agenda 2030 ha ripreso il concetto che sta alla base della celebrazione, sottolineando l’importanza che riveste il non lasciare nessuno indietro riservando particolare attenzione ai soggetti con disabilità-.
In questo particolare momento di pandemia il tema della disabilità è ancor più avvertito e rimuovere gli ostacoli che si sovrappongono alla condizione di disabilità diventa un dovere di ciascun individuo impegnato ad ogni livello.
Potenziare il servizio sanitario nazionale, le strutture sociali per una reale fruizione dei servizi da parte di tutte le persone, abbattere definitivamente le barriere architettoniche che ancora esistono nei luoghi frequentati nei centri urbani ed extra urbani, rientra nella civiltà e nel rispetto reciproco di ogni componente della comunità.
Il tema che l’ONU ha individuato per quest’anno è: “Ricostruire meglio: verso un mondo post COVID-19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile”.
Un argomento impegnativo che inquadrato nel contesto delle sofferenze prodotte dalla pandemia ha reso ancor di più i soggetti socialmente più deboli come le persone con disabilità, ancor di più vunerabili e meno protetti.