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Centinaia di Comuni illuminano i loro edifici per la Giornata Nazionale delle Vittime Civili delle Guerre

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Un segnale di pace e un appello alla protezione dei civili nei conflitti

Oggi, 1° febbraio, l’Italia si illumina di blu per ricordare le vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo. Centinaia di Comuni, insieme a istituzioni nazionali come Palazzo Chigi, la Camera, il Senato e i principali Ministeri, hanno aderito alla Giornata Nazionale illuminando monumenti ed edifici simbolo ed esponendo lo striscione con il messaggio “Stop alle bombe sui civili”. Un gesto dal forte impatto visivo e simbolico, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle devastanti conseguenze dei conflitti armati per le popolazioni civili. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG) e dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), vuole essere un richiamo alla pace e al rispetto del diritto internazionale umanitario, affinché i civili non siano più vittime delle guerre. La ricorrenza, istituita con la legge n. 9 del 25 gennaio 2017, ha come obiettivo quello di mantenere viva la memoria delle atrocità dei conflitti passati e di riflettere sugli scenari bellici attuali.

Un impegno per la memoria e l’educazione alla pace

Oltre all’illuminazione dei palazzi istituzionali, la Giornata prevede anche un forte coinvolgimento delle scuole, come previsto dall’articolo 4 della legge istitutiva. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in collaborazione con l’ANVCG, ha rinnovato il proprio impegno attraverso iniziative educative dedicate alla memoria delle vittime civili e alla promozione della cultura della pace.

Tra queste, spicca il concorso “1943 – 2023: i bombardamenti sui civili”, giunto alla sua sesta edizione. L’iniziativa, rivolta agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, ha invitato i partecipanti a riflettere sulle analogie tra i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e quelli che ancora oggi colpiscono le popolazioni civili nei teatri di guerra contemporanei. Sono stati oltre 450 gli elaborati pervenuti da scuole di tutta Italia, un segno di grande attenzione verso il tema. La cerimonia di premiazione si terrà il 18 aprile, nell’ambito delle celebrazioni per l’80° anniversario della fondazione dell’ANVCG.

Un appello urgente alla comunità internazionale

La Giornata assume un significato ancora più drammatico alla luce dei dati allarmanti forniti dall’ultimo rapporto di Action on Armed Violence (AOAV). Nel 2024, le vittime civili nei conflitti armati sono aumentate del 67% rispetto all’anno precedente, con un totale di 61.353 morti e feriti. Tra questi, i civili uccisi sono cresciuti del 51%, mentre quelli feriti hanno subito un incremento dell’81%.

Di fronte a questa emergenza umanitaria, ANVCG e ANCI lanciano un appello affinché la comunità internazionale garantisca il rispetto delle convenzioni internazionali sulla protezione dei civili, tra cui la Convenzione ONU sulle bombe a grappolo, il Trattato di Ottawa sulle mine antiuomo e la Dichiarazione politica internazionale contro l’uso delle armi esplosive nelle aree abitate.

L’auspicio è che questa mobilitazione simbolica possa tradursi in un impegno concreto da parte della comunità internazionale, affinché il diritto umanitario venga rispettato, rafforzato e applicato senza eccezioni