La Quinta Commissione del CSM lo designa all’unanimità: esperienza, competenza e inchieste di peso nel curriculum del nuovo procuratore.
Vincenzo Capomolla sarà il prossimo Procuratore della Repubblica della città bruzia. La Quinta Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura, tornando sui propri passi, lo ha designato all’unanimità, escludendo dalla corsa l’altro candidato, Vincenzo Luberto, sostituto procuratore generale di Reggio Calabria. Capomolla, magistrato di grande esperienza, ha guidato con competenza e fermezza nell’ultimo anno la Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, rimasta priva di un vertice dopo la nomina di Nicola Gratteri a Napoli. Originario di Monterosso Calabria, il futuro procuratore di Cosenza (si attende ora la ratifica dell’assemblea plenaria del Csm) ha firmato negli anni decine di inchieste che hanno interessato il Cosentino, l’Alto Tirreno, il Paolano e la Sibaritide. Giurista raffinato, uomo di cultura, schivo ma determinato, Vincenzo Capomolla ha condotto indagini di rilievo sulle guerre di mafia nel Soveratese e sugli intrecci della ‘ndrangheta nel Lametino e nell’area del capoluogo di regione. Durante il coordinamento della Dda da parte di Gratteri, Capomolla ha ricoperto l’incarico di vicario.
Profondo conoscitore della Calabria grazie ai suoi anni di lavoro sul territorio, Capomolla è tra i firmatari della maxinchiesta “Reset”, la più imponente operazione antimafia realizzata nel versante settentrionale della regione negli ultimi quindici anni. Capomolla subentra a Mario Spagnuolo, andato in pensione alcuni mesi fa.