Abbiamo incontrato Roberto Falvo, già vicesindaco del Comune di Mangone, esponente di spicco nel mondo associativo e attento osservatore delle dinamiche istituzionali, per un confronto sul futuro del territorio del Savuto e sull’idea della costituzione di un Comune Unico. Falvo ci ha offerto una visione chiara e appassionata su un tema cruciale, sottolineando l’urgenza di accelerare quei processi socio-istituzionali che possano sostenere la crescita comune e la solidarietà territoriale.
“Guardare al Savuto volando alto”
Per Falvo, è indispensabile superare il campanilismo e i limiti dei confini comunali per perseguire una visione d’insieme che abbracci tutto il comprensorio del Savuto. “Dobbiamo imparare a guardare oltre i nostri piccoli comuni, volando alto e pensando al Savuto come un’unica realtà che punta al benessere comune,” ha dichiarato. Secondo Falvo, i confini localistici hanno contribuito all’attuale stato di abbandono dei centri storici, privi di attività economiche e di giovani, risorse vitali per la rinascita dell’intero territorio.
Una nuova prospettiva per i giovani e le attività economiche
La visione di Falvo è chiara: un Comune Unico potrebbe incentivare la partecipazione attiva dei giovani e la nascita di nuove iniziative economiche, dando loro un ruolo centrale nel processo di rinascita del Savuto. “I giovani sono la linfa di ogni territorio, ma senza prospettive e senza politiche mirate, continueranno a cercare altrove le opportunità che qui non trovano.” L’idea del Comune Unico nasce proprio per restituire valore al territorio e offrire ai giovani le opportunità necessarie per diventare protagonisti di una nuova fase di sviluppo.
Il recupero del tempo perduto
Falvo ha sottolineato come il tempo sia una risorsa preziosa da non sprecare: “Il Savuto non può più permettersi di perdere tempo prezioso. È ora di unire le forze, di costruire un’identità condivisa che ci permetta di rispondere alle sfide future con solidità e con lo sguardo rivolto avanti.” La costituzione di un Comune Unico potrebbe rappresentare la chiave per una governance più efficiente e capace di attrarre investimenti per infrastrutture, servizi e qualità della vita.
L’intervista con Roberto Falvo mette in luce una visione di sviluppo radicata nei valori della cooperazione e della crescita comune. La sua speranza è quella di vedere un Savuto unito, capace di valorizzare i propri giovani e i propri centri storici, rendendoli motore di una nuova fase di benessere territoriale.