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Nel Savuto cresce il fronte a favore della Città Unica: consenso trasversale tra cittadini e politici

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Comitato e figure politiche sostengono l’idea di un’unificazione dei comuni a sud di Cosenza, con l’obiettivo di creare un polo urbano forte e coeso, rilanciando lo sviluppo economico e sociale del territorio

Nel Savuto si amplia il consenso per la creazione di una Città Unica a sud di Cosenza, degli enti locali che gravitano attorno all’asse di Piano Lago, territorio che negli ultimi decenni ha guadagnato una centralità e identità proprie. Questa zona, attraversata dal fiume da cui prende il nome la Valle, ha visto un interesse crescente da parte delle comunità locali, desiderose di valorizzare le proprie radici storiche e le caratteristiche del territorio.

Il Comitato di cittadini, nato e diffuso attraverso il web, si arricchisce quotidianamente di nuove adesioni. Esponenti di vari settori, dai professionisti ai commercianti, dai giornalisti agli uomini di cultura, si stanno mobilitando per sostenere l’opportunità rappresentata dalla creazione della Città del Savuto. Il progetto non è solo una questione economica, legata ai contributi e alle risorse disponibili a livello europeo, nazionale e regionale, ma rappresenta anche il completamento di un processo ideale di sviluppo armonico che affonda le sue radici nel passato. Già in tempi non sospetti, uomini lungimiranti avevano immaginato l’unificazione dei comuni dell’area di Piano Lago, sotto il nome di Rostema, includendo Rogliano, Mangone, Santo Stefano e Marzi.

Negli anni Sessanta, il giornalista roglianese Salvatore Oddo avanzò una proposta innovativa e lungimirante: unire i comuni della valle del Savuto sotto la denominazione di ROSTEMA, acronimo che raggruppava i nomi dei comuni di Rogliano, Santo Stefano di Rogliano, Marzi e Mangone. L’idea nasceva dalla necessità di affrontare le sfide amministrative ed economiche che queste piccole realtà locali vivevano. Oddo immaginava che unire le risorse, i servizi e l’amministrazione avrebbe potuto garantire uno sviluppo socio-economico più sostenibile per la zona, riducendo i costi di gestione e aumentando il peso politico e istituzionale dei comuni coinvolti. Il progetto venne coltivato con passione anche dalla testata Rostema, diretta dal giornalista Luigi Michele Perri, protagonista, insieme ad altri esponenti del Comitato e convinto sostenitore della Città del Savuto, nell’impegno di portarlo a termine, rendendolo esecutivo per il bene comune

La proposta trovò eco nella stampa locale, ma non riuscì a concretizzarsi in quell’epoca, forse a causa della mancanza di consenso politico e della difficoltà nel coordinare gli interessi diversi dei comuni. Nonostante ciò, l’idea di Oddo risulta essere di grande attualità oggi, dato che la fusione dei comuni è diventata una pratica più sentita in diverse parti d’Italia, per affrontare le stesse problematiche. L’esperienza di Oddo rappresenta un esempio di come la visione locale possa anticipare soluzioni moderne per la governance territoriale.

Il Comitato promotore della Fusione dei Comuni del Savuto avvierà presto le sue attività, seguendo le orme delle proposte avanzate in passato e concretizzate in altre zone. Dopo anni di stasi, nel Savuto si respira ora un clima di ottimismo: il seme di questa idea sta finalmente germogliando, proiettando l’intera area verso la realizzazione della Città del futuro.

Sul piano politico, la proposta della Città Unica ha trovato un consenso ampio e trasversale in quanto rappresenta un’opportunità irripetibile per la crescita politica, economica, commerciale e sociale dell’area posta a sud della Città di Cosenza.