La raccolta dei funghi nei boschi della Sila, e più in generale in tutta la provincia di Cosenza, è una tradizione che ogni anno attira appassionati da ogni dove, grazie alla varietà di specie micologiche presenti e alla bellezza naturale dei luoghi. Oltre ai famosi porcini e rositi, ci sono altre varietà pregiate che rendono l’attività di raccolta particolarmente gratificante.
Per quanto riguarda il comprensorio del Savuto, situato al confine tra la Sila e le colline del Lametino, ci sono numerosi castagneti che offrono un habitat ideale per la crescita di funghi porcini e altre specie. In quest’area, infatti, il microclima umido e i terreni ricchi di sostanza organica creano condizioni ottimali per la crescita del Boletus edulis (porcino), che si sviluppa rigoglioso nei boschi di castagni e querce. Oltre ai porcini, è possibile trovare altre specie commestibili come il Lactarius deliciosus (rosito) e il Cantharellus cibarius (gallinaccio).
La raccolta dei funghi nel comprensorio del Savuto, così come in altre zone, richiede rispetto per l’ambiente e attenzione alle norme. È essenziale dotarsi di un tesserino autorizzativo, evitare la raccolta indiscriminata, e garantire che le aree restino rigogliose anche per le future stagioni di raccolta.Il periodo che va da settembre a novembre è particolarmente indicato per la raccolta dei funghi, grazie alle piogge autunnali che favoriscono la crescita di numerose specie. Oltre alla possibilità di raccogliere funghi pregiati come il porcino, questo periodo dell’anno offre un’occasione perfetta per immergersi nella natura e godere dei benefici di una passeggiata tra i boschi. Camminare in questi ambienti non solo aiuta a mantenere la forma fisica, ma è anche un toccasana per la mente. Respirare aria pura, sentire la freschezza dell’atmosfera, e apprezzare i profumi intensi e i colori accesi dell’autunno sono esperienze uniche che arricchiscono il corpo e lo spirito.
È però fondamentale ricordare che, oltre alle bellezze naturali, il bosco può presentare anche delle insidie. Per questo motivo, è necessario affrontare ogni escursione con consapevolezza, dotandosi di un abbigliamento idoneo e strumenti adeguati. Indossare scarpe da trekking antiscivolo, portare un coltello da funghi per tagliare correttamente i miceti senza danneggiare il micelio, e utilizzare un paniere di vimini per permettere ai funghi raccolti di respirare, sono solo alcune delle precauzioni da adottare.
Anche per chi conosce bene il territorio, è sempre consigliabile avere con sé una mappa o un dispositivo di geolocalizzazione e non sottovalutare mai la possibilità di imbattersi in zone poco esplorate o più difficili da percorrere. Prepararsi adeguatamente, rispettare le norme e camminare con attenzione sono le chiavi per godere appieno di questo “sport” salutare e piacevole, senza correre rischi inutili. (francogarofalo1@gmail.com)