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Cascate di Cannavina: Un’oasi rigenerante contro il caldo estivo di Francesco Garofalo

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Acque cristalline e fresche: un toccasana per il corpo e la mente. Cascate di Cannavina: Un’oasi rigenerante contro il caldo estivo

Nel cuore della Valle del Savuto si trova un angolo di natura incontaminata, dove freschezza e storia si intrecciano, offrendo un’esperienza di puro relax e benessere. Questo luogo consente ai visitatori di immergersi nella bellezza naturale, godendo di colazioni a sacco con prodotti tipici sulle rive del torrente. Le Cascate di Cannavina sono un vero tesoro nascosto nel territorio del Savuto, un incantevole rifugio dal caldo estivo, capace di offrire refrigerio e tranquillità. Questa valle, con i suoi paesaggi mozzafiato, conserva straordinari tesori storici e naturali. Sebbene le spiagge attirino spesso l’attenzione, l’entroterra del Savuto sorprende per la sua ricchezza storica e le sue testimonianze di una lunga storia. La valle rappresenta un perfetto equilibrio tra natura e cultura, dove le bellezze naturali si integrano armoniosamente con siti storici di grande rilevanza. Tra queste meraviglie si annoverano le Cascate di Cannavina, un angolo incontaminato dove l’acqua cristallina si tuffa da un’altezza di 15 metri, offrendo uno spettacolo che rinfranca la vista e lo spirito.

In un’estate caratterizzata da temperature torride, questo luogo si rivela ideale per chi cerca frescura e serenità. Situate a pochi chilometri da Rogliano, vicino alla località Balzata, le cascate sono facilmente raggiungibili e rappresentano uno dei principali punti di interesse del Savuto. Qui, la bellezza naturale si unisce a siti storici di grande importanza risalenti all’epoca romana.

Quasi nascoste tra le montagne circostanti, le Cascate di Cannavina si distinguono per il loro flusso d’acqua, che crea melodie udibili già a distanza. Il sentiero per raggiungerle è semplice e adatto a tutti. Dopo aver lasciato l’autostrada a Rogliano, si prosegue sulla strada provinciale verso Balzata; all’inizio della contrada si svolta a destra, imboccando la via che conduce alle cascate, situate a pochi chilometri di distanza. Giunti nei pressi, è consigliabile lasciare l’auto e proseguire a piedi lungo un breve tratto che attraversa una rigogliosa macchia mediterranea.

Lungo il percorso, una biforcazione segnala due possibili destinazioni: a sinistra il Ponte di Tavolaria, a destra le Cascate di Cannavina. Seguendo il sentiero di destra, si raggiunge in pochi minuti il torrente Cannavino, attraversabile tramite un piccolo ponte in legno, fino a giungere al laghetto formatosi sotto la cascata. Qui, la natura offre uno spettacolo unico, con il suono delle cascate e la brezza leggera che si incanala tra le montagne, creando una sensazione di benessere che contrasta con il caldo torrido delle aree circostanti.

Per chi è interessato agli aspetti storici, dopo aver goduto delle fresche acque delle cascate, è possibile tornare indietro e prendere l’altra biforcazione per salire sul Ponte di Tavolaria. Questo ponte, costruito nel 1592 durante il dominio spagnolo in Calabria, è legato alla leggenda della “Tavola Ria,” narrata in un manoscritto del 1748 di Fortunato Morelli. La leggenda racconta di un inganno ordito da Re Enotrio, che, con la scusa di un banchetto, riuscì a sconfiggere i suoi nemici.

Il ponte è ancora percorribile a piedi. È consigliabile, comunque, indossare abbigliamento comodo e, durante questo periodo, proteggersi con crema solare e cappello.

Per chi desidera esplorare le bellezze nascoste della Valle del Savuto, lontano dalle mete più frequentate, suggeriamo di visitare questa zona. La nostra testata giornalistica dedica articoli, puntate e video a questa meravigliosa area, disponibili anche sul canale YouTube : https://youtu.be/0fVLVXEiXdQ