Crescono le preoccupazioni per la diffusione dell’epidemia in Calabria, regione per molti impreparata ad affrontare in modo efficace ad eventuali emergenze. Il sistema sanitario regionale, considerato già precario per servizi e strutture, non reggerebbe alla pressione del Covid-19 con gravi conseguenze sul piano umano e sociale. Organici carenti di personale medico, infermieristico e ausiliario, nosocomi ridotti per numero e servizi, mancanza di risorse finanziarie, rappresentano un insieme di criticità su cui si fonderebbero le preoccupazioni delle comunità locali. Le Istituzione a livello Nazionale e periferico sono allertate e ciascuna cerca di individuare metodi e risorse per contenere, ridurre e gestire al meglio l’emergenza dell’epidemia.
Con l’interruzione delle attività didattiche, disposte in questi giorni, con il rientro nei Comuni della Calabria di tante persone che hanno dimorato al Nord d’Italia, crescono ancor di più i timori di una maggiore diffusione del virus.
Molti sindaci manifestano preoccupazione attraverso i social. Significativa la testimonianza del primo cittadino del Comune di S. Stefano di Rogliano, Francesco Malara il quale scrive:
“ In questo momento di preoccupazione diffusa, che potrebbe aumentare con il rientro presso il nostro Comune di tante persone che hanno dimorato nel Nord Italia, provo con poche righe a dare un piccolo aiuto con un’informazione un pò più dettagliata anche se non esaustiva sul preoccupante tema del coronavirus, comunque vi invito sempre a leggere i decreti del Consiglio dei Ministri (unico soggetto titolato a gestire l’attuale crisi) il DPCM dell’1/3/2020 e il DPCM del 4/3/2020”. Il primo cittadino fornisce, quindi, una serie di indicazioni e informazioni utili per andare incontro ai bisogni dei cittadini. Alla comunicazione fornita dal Comune di aver comprato dei dispenser e dei contenitori igienizzanti consegnati e collocati presso l’ ingresso di tutte le strutture pubbliche ( Municipio , Scuola, Chiesa , Guardia Medica, Ambulatorio Medico, Farmacia .. ) ed in tutti i bar del territorio comunale ( anche se per legge non di nostra competenza) ha fatto seguito un altro comunicato attraverso il quale l’Amministrazione comunale informa la comunità della decisione assunta di comprare delle mascherine protettive da distribuire a tutti i cittadini di Santo Stefano nella quantità di circa 10 per nucleo familiare.
Il Sindaco precisa che i cittadini saranno liberi di usarli o non usarli per come stabilito dalla legge ma ritiene possano essere utili soprattutto per gli anziani in quanto anche se il Decreto del consiglio dei Ministri del 04 03 2020 suggerisce agli anziani di non uscire dalle proprie abitazioni, se gli stessi avessero la necessità di frequentare dei luoghi pubblici utilizzando tali mascherine avrebbero un minimo di protezione.
Infine, per qualunque tipo di informazione o di intervento oltre alla consueta disponibilità, di tutti i pubblici uffici, dei numeri telefonici nazionali e di quelli degli operatori sanitari, sono stati resi pubblici e disponibili dei numeri dedicati all’emergenza cittadina che riguardano il Gruppo Comunale di Protezione Civile del Comune di Santo Stefano in Aspromonte, ed il Comitato locale Vallata del Gallico della Croce rossa italiana sede in Santo Stefano in Aspromonte.