Giornata di mobilitazione nazionale promossa da Europe for Peace ed AssisiPaceGiusta.
Le guerre continuano a proliferare con crescente frequenza e brutalità mentre gli Stati e i Governi sembrano incapaci di prevenire e gestire i conflitti attraverso la diplomazia e la politica, rispettando il diritto internazionale e le convenzioni.
La giornata di protesta del 24 febbraio 2024 è un urlo urgente per porre fine alle guerre in Palestina e in Ucraina, promossa da Europe for Peace ed AssisiPaceGiusta. Questo appello riflette la consapevolezza diffusa che le guerre portano solo distruzione e sofferenza, alimentando un ciclo interminabile di violenza.
È essenziale riflettere sul motivo per cui le guerre sono intrinsecamente destinate a fallire, nonostante il diritto di un popolo di difendersi dagli attacchi e dagli abusi. Le guerre, per loro natura, generano più violenza anziché risolvere i conflitti sottostanti.
La situazione in Ucraina e in Medio Oriente è un triste esempio, con centinaia di migliaia di vittime e milioni di profughi. Questi conflitti non solo provocano devastazione e sofferenza umana, ma alimentano anche l’industria degli armamenti, minando la pace mondiale.
La soluzione risiede nel ritorno alla diplomazia e al rispetto del diritto internazionale. È necessaria una conversione radicale dalle politiche di guerra a quelle di pace, con impegno per il disarmo nucleare, la riduzione delle spese militari a favore del benessere sociale e dell’ambiente, e la riconversione dell’industria bellica.
La richiesta di cessate il fuoco in Ucraina e nella Striscia di Gaza, la liberazione degli ostaggi e il riconoscimento dello Stato di Palestina sono passi fondamentali verso la risoluzione pacifica dei conflitti. Tuttavia, la pace duratura richiede un impegno costante per la protezione dei diritti umani e la promozione della cooperazione internazionale per affrontare le crisi umanitarie globali.
La mobilitazione per la pace non è solo un’aspirazione ideale, ma una necessità imperativa per costruire un futuro migliore per tutti. La nostra responsabilità collettiva è quella di lavorare insieme per porre fine alla violenza e all’ingiustizia, abbracciando la solidarietà e il rispetto reciproco come fondamenta per una pace autentica e duratura.