all’ente parrocchia i beni immobili. Chiunque cerchi di polemizzare e attaccare (peraltro creando solo inutili divisioni nel paese) la minoranza che sta ponendo domande e chiedendo risposte sta giocando il gioco di coloro che non vogliono trasparenza e verità. I sospetti che avvolgono l’intera vicenda nascono dal momento in cui l’anziana signora, vedova, pensionata e senza figli, viene
accompagnata in auto dalla capitale per trasferirsi nella sua casa di
proprietà a Santo Stefano di Rogliano, nel centro del paese.
I sospetti aumentano quando da Roma telefonavano all’anziana donna e dall’altra parte del telefono si rispondeva che la signora era a letto e non era in condizione di rispondere al telefono.
Questi episodi si ripetono anche con altri amici che risiedono ancora a Roma, compreso qualche religioso. I sospetti vengono alimentati ulteriormente quando si legge che la nomina dell’amministratore di sostegno è avvenuta a luglio, vale a dire un mese prima della morte dell’anziana donna e in concomitanza del suo ricovero in una struttura sanitaria locale.
Inoltre, i sospetti vengono alimentati dalle voci che circolano secondo cui a gestire i conti dell’anziana donna ci fosse una persona che occupa un posto di responsabilità istituzionale. Se fosse vero che sul conto ci sono rimasti solo pochi spiccioli, i sospetti aumenterebbero ulteriormente, considerando che l’anziana donna aveva venduto un immobile situato all’Eur, dal quale avrebbe incassato più di trecentomila euro, era molto oculata nelle spese e aveva sempre lavorato alle dipendenze della casa
dello studente dell’Università La Sapienza. Risulta che l’anziana donna, sin da gennaio 2021, non era più autonoma e non riusciva ad assolvere ai suoi bisogni quotidiani, condizione testimoniata anche dall’impossibilità di rispondere al telefono. A questo punto, considerando che il Comune è l’erede testamentario, non si giustifica il ritardo accumulato dall’amministrazione comunale nel recuperare i documenti bancari e gli estratti conto per verificare i movimenti avvenuti prima della nomina dell’amministratore di sostegno, avvenuta da parte del tribunale di Cosenza. Qualcuno dovrebbe rispondere a queste domande: E’ vero o non è vero che i servizi sociali sono stati attivati a gennaio del 2022 quando le condizioni dell’anziana donna erano definite preoccupanti perchè non più autonoma e impossibilitata a svolgere gli atti della vita quotidiana? Perchè la richiesta di nominare un amministratore di sostegno non è stata inoltrata subito, considerate le sue precarie condizioni di salute? Chi ha gestito le risorse economiche e finanziarie della signora Olga Deni prima dell’avvento dell’amministratore di sostegno registrato il 4 luglio 2022, vale a dire un mese prima della morte dell’anziana donna e in concomitanza del ricovero in una struttura sanitaria? Le voci si rincorrono e vanno verificate nella loro attendibilità che riguardano lo smarrimento di oggetti d’oro. Si attendono risposte che, purtroppo, non arrivano da nessuna parte, mentre i sospetti si accentuano, specialmente quando qualcuno tenta di far cadere nell’oblio questa vicenda umana.
Fonte: Comune in Comune