Nata per porre l’attenzione del mondo sul ruolo che la gastronomia può svolgere, voluta dall’Assemblea delle Nazioni Unite dal 2016, la Giornata dedicata alla gastronomia, conserva il motto: “Agisci: pensa globalmente, mangia localmente”. Lo scopo è rispettare gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati nell’Agenda 2030, in quanto la gastronomia svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo sostenibile. Promuove infatti lo sviluppo agricolo, la sicurezza alimentare, la produzione sostenibile di cibo, il consumo responsabile e la conservazione della biodiversità. Cosa significa gastronomia sostenibile? Con questa espressione si intende una cucica che tiene conto della provenienza degli ingredienti, di come viene coltivato l’alimento e come arriva ai nostri mercati e servito nei nostri piatti. Il tutto basato sul principio, appunto, dell’agricoltura sostenibile che significa innanzitutto rispetto della natura. Questo significa che ciascuna istituzione pubblica, privata, chiamata a produrre, commercializzare e trasformare, dovrebbero sostenere il consumo di alimenti sostenibili, soprattutto realizzando filiere con i diversi operatori del settore primario presenti in loco. Dal 2020, l’Unesco ha proposto 26 città come Creative Cities of Gastronomy . Nel nostro Paese sono Alba, Bergamo e Parma. Cosa fare in questa Giornata? I modi per omaggiare questa ricorrenza sono diversi: promuovere energia pulita, sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gastronomia sostenibile, prediligere l’acquisto di cibo biologico e principalmente non sprecare cibo e acqua.
Oggi ricorre anche la “Giornata Internazionale per contrastare i discorsi d’odio”
L’uomo comunica ricorrendo sia alla parola che ai gesti. Le parole ed i gesti consumati possono essere vere e proprie armi se non usate correttamente. I discorsi di odio, pronunciati e veicolati anche attraverso la rete possono causare danni irreparabili nella vita reale. Tutti senza distinzione di genere, di luoghi e di appartenenza etnia, possono agire per contrastare le emozioni negative, di ripugnanza, di disgusto e dire #NoAllOdio., costruendo percorsi che rispondano ad espressioni di sincera solidarietà. In questa ottica l’educazione assume un’importanza notevole per prevenire e combattere i discorsi che incitano alla violenza, minano le coesione sociale e la tolleranza civile. Le agenzie educative, quindi, conservano questa funzione di contrasto alla diffusione delle parole e dello spargere sentimenti che minacciano la libertà e la dignità delle persone. I discorsi e l’agire dettati dall’odio provocano devastanti conseguenze nei confronti della persona oggetto di ostilità. Oggi veicolare discorsi di odio è facilitato dall’uso (abuso) dei mezzi di comunicazione di cui l’uomo è in possesso. Le nuove tecnologie di comunicazione sovente vengono utilizzate per diffondere ideologie divisive su scala globale, minacciando la pace e l’armonia sociale delle comunità. Le Nazioni Unite hanno una lunga storia di mobilitazione contro l’odio di tutti i tipi per difendere i diritti umani e promuovere lo stato di diritto.
L’impatto dell’incitamento all’odio è trasversale a numerose aree di intervento delle Nazioni Unite, dalla tutela dei diritti umani alla prevenzione dei crimini di atrocità, dal sostegno alla pace al raggiungimento dell’uguaglianza di genere e al supporto ai bambini e ai giovani.
Poiché la lotta all’odio, alla discriminazione, al razzismo e alla disuguaglianza è al centro dei principi e del lavoro delle Nazioni Unite, l’Organizzazione si sta impegnando per affrontare i discorsi d’odio in ogni occasione. Questo principio è sancito dalla Carta delle Nazioni Unite, dal quadro internazionale dei diritti umani e dagli sforzi globali per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
La cattiveria è degli sciocchi, di quelli che non hanno ancora capito veramente il senso della propria esistenza. A che serve esercitare il ruolo di detrattori, di spendere le proprie energie, tentando di nuocere alla reputazione altrui, ricorrendo a osservazioni maligne, sovente calunniatrici, diffamatorie e denigratorie? A nulla. Un’individuo, infatti, vale quanto la sua parola…in quanto nelle sue espressioni risiedono i propri valori. Noi siamo quello che pensiamo. E se il pensiero si muove tra i rovi e si alimenta nella fonte dell’odio sarà difficile condurre una vita vita tranquilla, sarà difficile godere dei pregi che solo una mente tranquilla, connessa ad uno stile di vita equilibrato, produce armonia, stando bene con se stesso e con gli altri. L’odio minaccia l’armonia ed è fonte di profondo malessere che si manifesta con le parole e con i gesti . Educare all’amore è il vero antidoto per sviluppare armonia, prerequisito indispensabile per raggiungere la felicità.